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Spaccio nel Salernitano, scacco al clan D’Agostino: ecco come operavano

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SALERNO. Spaccio di droga nel Salernitano, scacco agli eredi del clan D’Agostino. Dalle indagini degli inquirenti sono emersi i metodi con i quali il sodalizio criminale operava sui territori di Salerno capoluogo e Capaccio. Le nuove leve, secondo quanto riporta La Città, comunicavano ed agivano utilizzando i metodi “classici” della criminalità organizzata.

I carichi di sostanze stupefacenti, una volte arrivati, venivano occultati in luoghi sicuri e difficilmente collegabili ai membri gruppo. Uno dei metodi preferiti dal sodalizio “2.0” era quello di nascondere la droga all’interno di palloncino colorati, quelli gonfiabili utilizzati durante le feste di compleanno.

Le custodie diventavano ottimo metodo di spaccio, facilmente riempibili con cocaina ed hashish. Una volta incapsulata a droga veniva poi nascosta dietro delle mattonelle più volte citate dai membri del clan durante le conversazioni telefoniche intercettate.

«Prendile le mattonelle, hai capito?», domanda Massi­miliano Sabato al nipote, Car­mine Caputo. «Va bene, ora vado dal ragioniere – gli ri­sponde – e vedo che cosa pos­so fare».

La fitta rete di pusher, smantellata nella giornata di ieri, faceva riferimento a Ciro D’Agostino. Il ricavato andava alle famiglie dei detenuti.

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