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“Io, vessata dal comune”: la denuncia di una non vedente di Sant’Arsenio

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SANT’ARSENIO. «Io, vessata dal comune» è la denuncia di una non vedente di Sant’Arsenio che, per protesta, si è seduta su una panchina “rossa”, allestita in occasione della giornata Internazionale dedicata alla violenza sulle donne, ed ha attaccato l’amministrazione del comune dove risiede.

Maria Antonietta Rosa, questo il suo nome, docente 66enne non vedente in pensione denuncia con una lettera una serie di soprusi commessi nei suoi confronti dal 2014 ad oggi, perpetrati da rappresentanti istituzionali del comune del Valdiano.

«Sono soggetta a vessazioni da anni ed ora sono stanca e voglio rendere pubblica la mia situazione di donna, cittadina e portatrice di handicap grave – spiega -. L’ultimo episodio vessatorio è l’ordinanza sindacale, contingibile ed urgente, con cui mi si ordina di sfalciare l’erba, in un terreno di mia proprietà di circa 80 metri quadrati, non essendo garantito il decoro, l’igiene e la sicurezza pubblica. Mi sento perseguitata in quanto ci sono a Sant’Arsenio tante aree comunali e private degradate e con erba alta. Nel mio terreno l’erba è rasa».

Nel 2014, spiega la donna, le fu impedito di votare nonostante, essendo elettore non vedente, fosse regolarmente accompagnata dal marito, come previsto dalle normative.

«Sono convinta di subire tali vessazioni perché in passato ho, tra l’altro, denunciato l’uccisione ed il seppellimento di cani randagi nonché l’abbattimento, da parte dell’amministrazione comunale, senza alcuna ragione di un filare di 38 pini. Non mi faccio scudo del mio grave handicap, ma chiedo di essere difesa dalla violenza verso una donna normale».

Maria Antonietta Rosa negli anni passati, da docente, ha collaborato con le Forze dell’Ordine denunciando le violenze subite da una sua alunna da parte di un anziano 73enne ed, in precedenza, è stata parte attiva in un’indagine della magistratura sullo sversamento di rifiuti tossici nel Vallo di Diano.

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