Universiadi, Salerno in bilico: fuori Paestum
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All’appuntamento con le Universiadi manca ancora un anno e mezzo, ma la macchina organizzativa è già al lavoro. Risale a lunedì la pubblicazione sul Burc dell’avviso di consultazione preliminare per l’accoglienza di atleti e componenti delle delegazioni partecipanti nel periodo compreso tra il 27 giugno e il 17 luglio 2019.
L’avviso è dettagliato ed i parametri fissati per la partecipazione sono piuttosto rigidi, in particolare perché le strutture, fermo restando il rispetto degli standard Fisu, dovranno essere situate entro un raggio di 50 chilometri dal porto di Napoli, avere una ricettività non inferiore a 150 posti letto e, preferibilmente, garantire l’utilizzo esclusivo della struttura per il periodo dei giochi.
Salerno tagliata fuori
A occhio e croce, Salerno e la sua provincia sono praticamente tagliate fuori: «Se saranno fiscali, anche la città è al limite, visto che in base ai miei calcoli siamo a 55 chilometri di distanza – spiega Giuseppe Gagliano, presidente provinciale di Federalberghi – Di certo lo è Paestum e l’intera Piana del Sele». Ma al di là della distanza, i problemi sembrano essere di altra natura: «Facendo un rapido censimento delle strutture ricettive presenti sul territorio, abbiamo circa 13.300 posti letto che, divisi per 485 alberghi garantiscono 27-28 posti, in media, per struttura. Se i criteri resteranno questi, ritengo sia molto difficile potersi candidare».
Sono infatti pochissimi gli alberghi dotati di 150 posti letto, «non ci arriva neppure il Tritone di Praiano, che è il nostro storico albergo di famiglia», sottolinea Gagliano. In città potrebbero rientrarci il Lloyd’s Baia e il Grand Hotel Salerno, ma non è detto che le strutture siano necessariamente interessate: «Stiamo parlando di un periodo dell’anno in cui lavoriamo bene tutti.
Siamo in piena stagione ed il trend è sempre postivo. Non so, quindi, se una struttura possa decidere di consegnarsi in blocco alle Universiadi, senza avere la possibilità di garantire solo una quota, calcolata presumibilmente sullo storico dell’invenduto stagionale. Molto dipenderà dai prezzi praticati, immagino e, soprattutto, dalle modalità dei pagamenti», commenta l’esponente provinciale dell’associazione di categoria, ricordando come quello prescelto sia in realtà il periodo privilegiato dal turismo straniero.