Cava, parla la cugina di Nunzia Maiorano: “mio nipote con i piedi nel sangue”
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CAVA DE’ TIRRENI. La città di Cava è ancora sotto shock. Il brutale omicidio di Nunzia Maiorano, 42anni, per mano del marito Salvatore Siani, 48, è stato così efferato che ogni particolare che emerge non fa altro che alimentare una storia sempre più aggiacchiante.
L’ultima testimonianza è quella di Maria Vigorito, cugina della donna accoltellata nella mattinata di ieri. In un’intervista la donna ha raccontato la scena che gli si è presentata davanti nel lunedì di sangue della frazione Sant’Anna.
«Stavo a casa, che confina con quella di Nunzia, mia cugina. Ad un tratto ho sentito lei urlare e sono andata verso casa loro. L’ho vista che si è affacciata e chiedeva aiuto poi è ritornata dietro e hanno chiuso tutto. Poi mia madre che era in giardino con il figlioletto di mia cugina mi ha chiamato, urlando “Nunzia è morta, vieni”.
Sono giunta lì – continua – ed ho visto una scena raccapricciante: sangue dappertutto, Nunzia dilaniata, con ciocche di capelli tirati, cranio fracassato e ferite da taglio sul petto, alla schiena e alla gola.
Il bimbo, impaurito e con i piedi nel sangue, ha esclamato: “Zia, papà ha ucciso mamma”. Lui, Salvatore, era agonizzante a terra, ma non è impossibile che mia cugina Nunzia l’abbia colpito. Ha fatto tutto da solo, preso dal rimorso probabilmente si è colpito da solo, pareva stesse soffocando.
Sembrava una sceneggiata, una scena finta di un film, poi dopo qualche secondo ho realizzato che era tutto drammaticamente vero. Abbiamo chiamato i soccorsi, ma per Nunzia nulla da fare».