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M5S. Cammarano:”Il sindaco di rassegni, esistono anche i cittadini”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Riportiamo il comunicato


M5S CAMMARANO RIPETITOTRE DI CAPACCIO : IL SINDACO SI RASSEGNI, ESISTONO ANCHE I CITTADINI.

Sono sinceramente lusingato dalle parole del sindaco Palumbo laddove egli stesso riconosce l’importante ruolo istituzionale che ho l’onore di rappresentare. Poi però assalito da nostalgie deminitiane o mastelliane, il sindaco stesso si aspetterebbe che un consigliere regionale debba in primo luogo fare gli interessi del proprio condominio, e poi quelli della Regione che rappresenta, perché il bravo politico è quello che prima di tutto si fa i fatti suoi.

Lascio a chi ha l’intelligenza di informarsi, la lettura delle centinaia di atti prodotti in Consiglio regionale con tutto il gruppo consiliare del movimento 5 stelle, che testimoniano dall’agricoltura al turismo, dall’ambiente alla sanità, un lavoro incessante di opposizione alla giunta del politico De Luca. Così come ho richiesto un semplice chiarimento su un ripetitore senza offendere l’autorità di nessuno, auspico che, nel rispetto dei ruoli, il sindaco si interroghi sui ritardi nei pagamenti dei premi comunitari ai nostri agricoltori (campani e capaccesi), sulla mancata redazione del piano triennale turistico a danno degli operatori (campani e capaccesi), sulla zonizzazione dei fondi per la prevenzione incendi a danno dei cittadini (campani e capaccesi), sull’iniqua organizzazione della rete ospedaliera nel Cilento a danno dei cittadini (campani e capaccesi) e su tante altre questioni che illustri amministratori regionali provenienti da queste terre non hanno il tempo di risolvere.

Non ricordo poi prese di posizione del sindaco Palumbo sulle nostre richieste inevase di fondi per la messa in sicurezza del Fiume Sele e lascio poi agli altri il giudizio sul come e sul quanto ho restituito del mio ‘stipendio d’oro’ ai cittadini campani, è tutto pubblico e trasparente. Detto questo, nell’indolenza dell’amministratore locale vedo oggi lo stesso autoritarismo già sperimentato nel capoluogo ieri e a Napoli oggi, secondo il quale il cittadino e le sue istanze rappresentano un fastidio, qualcosa di superfluo che non deve ostacolare l’ordine costituito. Si rassegni sindaco, esistono anche i cittadini.


 

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