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Impedisce al padre di vedere la figlia, multata madre separata

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. Impedisce al padre di vedere la figlia in modo costante, multata madre separata. La donna dovrà quindi dare all’ex coniuge 100 euro per ogni violazione.

A sancirlo il tribunale civile di Lagonegro, competente dopo la soppressione di quello di Sala Consilina. Dopo due anni il giovane padre salernitano potrà finalmente abbracciare la propria figlia che, a seguito del divorzio, era stata collocata a casa della madre.

Separazione e diritti negati: l’episodio

Il tutto inizia nel 2016, quando la coppia si divide. La piccola, all’epoca, aveva solo 1 anno. La madre quindi, ottenuto l’affidamento, decide di impedire all’ex coniuge di avere rapporti con l’infante. Il padre, infatti, in due anni ha visto la piccola solo 4 volte e sempre sotto l’occhio della madre.

Le denunce del genitore il cui diritto veniva negato sono rimaste inascoltate ed i ricorsi ed i provvedimenti del giudice venivano prontamente ignorati dalla madre. Arriva dunque l’istanza al giudice della separazione, nella quale l’uomo chiede un ammonimento per l’ex moglie e la condanna al pagamento.

Il risarcimento

«L’atteggiamento della madre di ostacolare gli incontri tra padre e figlio – si legge nell’ordinanza firmata dal giudice Carmelina Abramo che ha accolto l’istanza del legale – non può essere ritenuto giustificato non essendo affatto educativo un atteggiamento di così completo ostruzionismo, provato anche dai messaggi telefonici che dimostrano come la donna impedisca tra il padre ed il minore persino un colloquio telefonico. I figli sono di entrambi i genitori che hanno, con riferimento ad essi, uguali diritti e uguali doveri.

È perciò dovere di ciascun genitore adoperarsi affinché entrambi possano concretamente esercitare i loro diritti-doveri relativi all’assistenza, all’educazione, allo sviluppo affettivo dei figli e perché la separazione non privi questi ultimi del prezioso e insostituibile contributo di ciascuno dei due genitori. Sono da considerarsi eversivi dello spirito della legge, oltre che dei doveri etici comunemente riconosciuti, tutti gli atteggiamenti che antepongono l’interesse personale di uno dei genitori e, peggio ancora, eventuali desideri di rivalsa e ripicca reciproca dei due separati».

«Si tratta di provvedimento illuminato – afferma l’avvocato Marianna Grimaldi – che si pone tra la giurisprudenza più evoluta sul punto. Purtroppo però, provvedimenti di questo genere se ne contano ancora pochi. L’elemento di spicco di questa decisione è l’adozione della misura prevista dall’articolo 614 bis che impone una vera e propria sanzione, determinata in via preventiva, da comminare alla madre per ogni futuro inadempimento.

L’applicazione di questa norma anche nel diritto di famiglia è un grande segno di civiltà, in quanto può seriamente contrastare in maniera fattiva, quegli atteggiamenti prevaricatori di un genitore volti ad impedire il rapporto con l’altro ponendosi come strumento a difesa della bi genitorialità».

 

(fonte Il Mattino)

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