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Accorpamento scuole, alunni di Controne a Serre: genitori sul piede di guerra

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Tempo di Lettura: 2 minuti

CONTRONE. Accorpamento scuole, alunni di Controne a Serre. La crisi demografica porta ad una soluzione non vista di buon occhio dai genitori, che sono sul piede di guerra contro la decisione del sindaco Poti. Il problema è semplice: Controne e Serre distano 12 chilometri. Il doppio rispetto al Castelvicita, dove gli alunni erano stati accorpati precedentemente.

Domani (lunedì 5 gennaio) i genitori dei 43 alunni dovrebbero presentarsi sotto Palazzo di città. L’intenzione è quella di costringere il sindaco a fare dietrofront con una raccolta firme. A capo della protesta l’avvocato Pietro Fasano.

Alcuni membri della minoranza non risparmiano stoccate al primo cittadino, il quale a loro detta starebbe cercando di ridefinire, tramite l’accorpamento, gli equilibri politici della comunità degli Alburni.

«A noi non interessano queste beghe politiche – afferma l’avvocato Fasano – vogliamo che venga revocato l’accorpamento tra le scuole di Controne e Serre perché è gravoso e geograficamente contradditorio. La nostra proposta è di riattivare il vecchio accorpamento, tra Controne e Castelcivita, che non solo è più funzionale ma è l’unico che abbia una logica geografica».

Il sindaco Poti però si difende, dichiarando di essere stato mal interpretato dalla Regione. Una dichiarazione che non attecchisce con i genitori, pronti a dirigersi al comune domani mattina.

«La delibera che porta la sua firma, inviata a Napoli a fine anno, non è stata ancora revocata» conclude Fasano.

 

(fonte Il Mattino)

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