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Salerno, spaccio sul Lungomare: residenti chiedono presidio fisso

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. Spaccio di stupefacenti sulla lungomare di Salerno, i residenti e gli esercenti chiedono maggiori controlli. Secondo quanto riporta La Città, nonostante i costanti controlli da parte delle forze dell’ordine, la zona continua essere un luogo di ritrovo per spacciatori ed alcolizzati.

«Dalla mattina fino a tarda sera è un continuo spaccio a cielo aperto. Lo fanno senza ritegno, davanti ai bambini, anzi anche con una certa arroganza e strafottenza. Ora è inverno, non oso immaginare d’estate che cosa potrà accadere. L’anno scorso ce ne erano una cinquantina pronti a vendere droga, da piazza della Concordia almeno fino alla spiaggia. Ma chi ci tutela?» è quanto avrebbe dichiarato uno degli esercenti della zona che ha raccontato della sua vetrina distrutta da una pietra perché aveva cacciato via un gruppo di extracomunitari ubriachi.

«Sono tutti del Gambia – spiega – e il paradosso è che a differenza delle etnie di fede mussulmana che non bevono e sono persone perbene, loro sono cristiani, quindi non hanno limiti in questo senso. Importunano le ragazze e i passanti, scatenano risse furibonde, si rubano i cellulari tra di loro. In più i loro clienti sono tutti ragazzini dai 13 ai 18 anni. E noi siamo costretti a subire inermi», ha aggiunto uno dei clienti.

«Mio padre è venuto in Italia dalla Tunisia – precisa il barista – per lavorare. Ha sempre rispettato le leggi di questo Paese e ha insegnato lo stesso ai suoi figli. Qui non si tratta di razzismo, ma di tutela dei cittadini. Quello che chiediamo è che, almeno in vista della bella stagione, ci possa essere qui un presidio fisso delle Forze dell’ordine perché finora il problema non si è risolto, anzi si è creato una sorta di gioco delle parti tra guardie e spacciatori. È sempre così: quando arriva una pattuglia vanno via e ritornano operativi appena si allontana».

«Dopo una certa ora il Lungomare fa paura, ormai siamo diventati schiavi di queste persone. Il questore sostiene che i cittadini debbano collaborare, ma qualche giorno fa è scoppiata la solita rissa con tanto di bottigliate. Prima abbiamo chiamato il numero d’emergenza della polizia che ci ha dirottato sui carabinieri che, a loro volta, ci hanno rimpallato alla municipale. Alla fine non è arrivato nessuno. Così i cittadini si sentono solo presi in giro» è stato l’intervento ancora più duro di un privato cittadino.

«Probabilmente si sono stancati pure loro di intervenire e poi di rivedere puntualmente queste persone in giro, per questo bisognerebbe immaginare un presidio fisso».

 

FONTE LA CITTA’

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