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Clochard espulso, cittadini presentano ricorso: Battipaglia si spacca in due

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Tempo di Lettura: 2 minuti

BATTIPAGLIA. Clochard espulso per porto d’armi e presenza irregolare sul territorio, cittadini presentano un ricorso per fermare il provvedimento. La raccolta firme però spacca l’opinione dei battipagliesi, divisi tra nazionalisti e solidali.

Alla base di tutto il provvedimento emanato in seguito al fermo dell’extracomunitario. L’uomo in questione, nella giornata di domenica, si trovava come sempre nei pressi dell’ex clinica Venosa, nei pressi della stazione. Senza fissa dimora, era accompagnato da due cani.

Fu uno di questi  che scatenò l’episodio che ha portato il 41enne ucraino in Questura. Il suo compagno canino morse una minorenne e sul posto giunsero i vigili, che fermato l’uomo procederono a trasportarlo al Gabinetto di Polizia Scientifica ed Immigrazione della Questura di Salerno.

Non solo l’uomo era in possesso di un’arma bianca, ma in seguito emerse che non era nemmeno regolare sul territorio e per questo venne emanato un provvedimento di espulsione da eseguire in 7 giorni.

Senza il denaro sufficiente, Denise (questo il nome del clochard), decise dunque di chiedere ai passanti qualche spicciolo per racimolare la somma necessaria.

Qualche cittadino, mosso dalle condizioni del 41enne, ha deciso dunque di impugnare il provvedimento emesso dal Questore di Salerno e dunque fermare la procedura di espatrio.

È qui che la città si spacca a metà: chi, affermando che Batrakov sia una persona tranquilla, chiede che gli sia data la possibilità di rimanere e chi, sdegnato dal comportamento solidale nei confronti di irregolari, vuole che invece sia completato l’iter previsto dal foglio di via.

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