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Battipaglia: Master Plan, cabina di regia regionale per lo sviluppo costiero

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Riportiamo il comunicato stampa del Comune di Battipaglia.


Master Plan, cabina di regia regionale per lo sviluppo costiero

 

Si da avvio alla progettazione unitaria dello sviluppo della Costa Salernitana. Su indicazione della Regione Campania, con la presenza dell’assessore regionale all’innovazione Valeria Fruscione, si è svolto presso il Comune di Salerno un incontro sul Master Plan.

Un progetto unitario che comprende la fascia costiera da Salerno ad Agropoli.

All’incontro ha partecipato, tra le altre amministrazioni convocate, anche l’amministrazione comunale di Battipaglia con la sindaca Cecilia Francese, l’assessore allo sviluppo Francesca Napoli, l’assessore all’urbanistica Stefania Vecchio, il dirigente del settore tecnico ingegnere Carmine Salerno coadiuvato dai tecnici architetto Anna Iorio, ingegnere Giuseppe Vece e ingegnere Giovanni Cannoniero.

La Regione Campania ha avviato questo Master Plan con l’idea di accompagnare questo processo che rappresenta una innovazione nell’approccio alla problematica in linea con le politiche di sviluppo messe in campo proprio dall’amministrazione di Palazzo Santa Lucia.

«E’ giunto il momento di pensare ad un Ufficio di Piano Sovracomunale per tradurre concretamente una idea di sviluppo della Costa da Salerno ad Agropoli mettendo in risalto le specificità di ogni luogo – afferma la sindaca di Battipaglia Cecilia Francese -.

È importante che si torni, dopo oltre un decennio, a parlare della fascia costiera che va da Salerno ad Agropoli e si torni a disegnare uno sviluppo che tenga conto di tutta l’area. Superando le logiche municipalistiche, o del fai da te, che avevano caratterizzato la attività degli enti locali nell’ultimo decennio.

Mi fa piacere che si riprenda una procedura progettuale che alla fine degli anni Novanta ed i primi anni Duemila aveva visto impegnati i Comuni di Capaccio Paestum, Eboli, Battipaglia e Pontecagnano Faiano.

È importante che si torni a ragionare in termini di coinvolgimento anche dei privati, in quanto la progettualità della fascia costiera deve essere condivisa. Il pubblico ha il dovere di dettare gli indirizzi, ma poi la concreta realizzazione passa attraverso la condivisione degli operatori  economici privati».


 

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