Salerno: prosciolti 22 presunti medici assenteisti
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«Gli scambi compiuti dagli imputati, non hanno determinato, e quindi non erano finalizzati a ciò, alcuna assenza dal servizio da parte degli stessi, neanche per un minuto, nel senso che costoro, pur non timbrando personalmente il cartellino, sono stati sempre sul luogo di lavoro».
Questa la sentenza del giudice che ha di fatto scagionato i 22 dipendenti del Ruggi d’Aragona, accusati di assenteismo e di aver falsato i loro orari lavorativi facendo timbrare altri al loro posto, tra gli indagati c’è anche un dipendente del reparto pediatria.
Il gup ha poi affermato che l’eventuale scambio dei cartellini marcatempo non costituisce reato ma può concretizzare al più un illecito amministrativo, su cui spetterà all’azienda ospedaliera la decisione sull’adozione di sanzioni disciplinari.
Non sono i primi accusati ad essere stati prosciolti, infatti in questa presunta truffa rientrano più di 500 dipendenti indagati che man mano vengono scagionati in udienze da circa 20 persone.
Per fine mese è prevista una maxi udienza che giudicherà altri 80 accusati che saranno condannati o seguiranno le sorti dei loro colleghi precedenti.
Nonostante tutto il caso è ancora sub iudice , perché contro la prima pronuncia di non luogo a procedere la Procura ha presentato appello. Da come si deciderà in quella sede dipenderà il destino degli altri imputati su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio.
