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Battipaglia: Rudy Zoppi in finale al premio Arte Laguna di Venezia 2018

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Tempo di Lettura: 4 minuti

Un importante riconoscimento internazionale per l’ artista di Battipaglia (SA) Rudy Zoppi , in finale al
rinomato Premio Arte Laguna di Venezia, con altri 114 artisti provenienti da tutto il mondo e suddivisi in 5
sezioni: Pittura; Scultura e Installazione e Arte virtuale; Arte fotografica, Grafica Digitale; Video Arte e
Cortometraggi, Performance; Arte Ambientale, Arte Urbana. La dodicesima edizione del Premio Arte
Laguna, il cui vernissage si è tenuto lo scorso 17 marzo presso i prestigiosi spazi dell’Arsenale di Venezia
con la presenza di oltre 3000 visitatori , si propone di raccontare lo stato attuale dell’arte contemporanea
internazionale.

La mostra è a cura di Igor Zanti, critico d’arte e Presidente di Giuria del Premio fin dalla prima edizione
della manifestazione, con la collaborazione di dieci giurati internazionali che hanno valutato e selezionato
tutti i candidati. Durante la presentazione del Premio, lo scorso 21 febbraio presso la galleria STILL
Fotografia di Milano, Zanti ha spiegato gli obiettivi di Arte Laguna : “ Promuovere e valorizzare l’arte
contemporanea in un contesto in trasformazione è la Mission del Premio che da dodici edizioni costruisce e
favorisce relazioni nazionali e internazionali in cui dare visibilità e opportunità artistiche ai finalisti del
premio”. Zanti, inoltre, ha condiviso una fotografia dell’Arte Contemporanea: “Uno dei dati che emerge
maggiormente è quello relativo alla crisi formale del medium pittorico . Sebbene proprio la sezione pittura
registri il maggior numero di partecipanti, evidenziando come questa pratica artistica sia ancora, a livello
mondiale, la più diffusa ed apprezzata, sul piano critico è la sezione che presenta maggiori problemi di
analisi e di interpretazione, frutto di una incertezza identitaria profonda.”
Proprio nella sezione Pittura ha partecipato Rudy Zoppi con Packko 017 , un’idea artistica in cui l’opera che
per antonomasia è in “mostra”, qui viene celata agli occhi degli spettatori. Pittore e scenografo, classe 1975,
Zoppi da anni è sulla scena artistica italiana ed internazionale con le sue opere intimistiche ma anche aperte
alla ricerca formale, alla sperimentazione e alla riflessione sullo stato attuale dell’Arte. Una delle ultime
mostre a cui Zoppi partecipa rappresentando l’animo italiano è la Dubai Contemporary Exhibition
Art “Italian Soul ” nel 2014 con il quadro “The last and the first look”, caratterizzato da un forte dinamismo
ed impatto visivo.

Di altro genere Packko 017 : nove tele dipinte, ma nascoste in una confezione numerata che non può essere
aperta, pena la distruzione dell’opera stessa. Un “pacco” di napoletana memoria , che stabilisce un patto di
fiducia tra l’autore ed i probabili acquirenti. Il processo artistico non si esaurisce nell’esposizione, ma toglie
passività al fruitore il quale è chiamato ad interagire. Se il curioso avventore vuole vedere il quadro, ecco
che l’opera nell’essere “scartata” viene distrutta. Se si vuole godere del “bello artistico”, come direbbe Kant,
l’opera d’arte perde il suo valore. È pur vero che il quadro scartato rimane sempre un lavoro pittorico con
una sua rilevanza economica, ma perde l’idea, la figurazione che l’artista ha in sé dell’opera. Riprendendo il
pensiero del filosofo Benedetto Croce, Packko 017 fa coincidere l’importanza dell’opera con l’immagine
interiore dell’artista, relegando in secondo piano la tecnica e la forma materiale.

Foto dell’opera. 

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