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Battipaglia: vicenda “Stir”, si torna pian piano alla normalità

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Battipaglia. Finalmente i camion provenienti dai Comuni salernitani hanno potuto scaricare i rifiuti, e man mano i piazzali stanno iniziando a liberarsi facendo cosi ricominciare, anche nelle città confinanti la raccolta della frazione secca ed indifferenziata dei rifiuti.

Sembra quindi che pian piano la vicenda dei giorni scorsi riguardante lo Stir stia rientrando per fare di nuovo spazio alla normalità.

Il commissario nominato appena 15 giorni fa, Vincenzo Petrosino, è alla disperata ricerca di una via d’uscita dalla situazione di stallo in cui è stata messa la partecipata provinciale dopo il pignoramento equivalente ai suoi debiti, almeno 45 milioni. Ieri in Regione Campania c’è stato un confronto con la dirigente di settore per evitare che la procedura possa paralizzare il piano di rientro che Petrosino stava studiando ed interrompere il tentativo di recuperare dai Comuni le somme non versate nelle casse di Ecoambiente.

Dalla Regione fanno sapere che è necessario un parere dell’Avvocatura, ma sono apparsi ottimisti. D’altronde, non c’è alternativa che chiedere ai Comuni di rientrare delle fatture non saldate ma è altrettanto evidente che serve un passaggio politico, oltre che burocratico ed amministrativo. E’ quello che chiedono anche i sindacati, che potrebbero vedere il presidente De Luca o il suo vice già lunedì, per capire come la Regione intende procedere non solo sul pignoramento, ma anche sull’eventuale liquidazione di Ecoambiente o il suo assorbimento nell’Ato, che dovrà occuparsi dell’intero ciclo dei rifiuti.

E come questo possa conciliarsi con l’esigenza, da un lato, si riportare i conti in ordine e dall’altro di garantire continuità ai servizi che vuol dire portare puntualmente le ecoballe lavorate a Battipaglia nell’inceneritore di Acerra. A2A, che gestisce quel termovalorizzatore, fa sapere che i debiti vanno onorati e che non saranno tollerati altri ritardi nei pagamenti, altrimenti le ecoballe torneranno indietro. Per tamponare l’emergenza si può pensare anche di trasferirne una parte fuori Regione, ma anche su questo l’ultima parola spetta al presidente della giunta regionale.

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