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Blitz sul Vesuvio: Maxi controllo ambientale e sequestri in diverse attività

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Blitz sul Vesuvio: Maxi controllo ambientale in diverse attività

Queste le forze coinvolte: 36 equipaggi, per un totale di circa 90 unità appartenenti al raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, al Commissariato della Polizia di Stato di Portici-Ercolano, alla Compagnia dei Carabinieri e Stazione Carabinieri Parco di Torre del Greco, al Comando Compagnia di Portici della Guardia di Finanza, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, nonché funzionari dell’ARPAC, dell’ASL Napoli 3 Sud Area Nord, dell’Ispettorato del Lavoro, del Comando della Polizia locale di Ercolano e della Polizia Metropolitana.

Sono stati fermati 13 autocarri, di cui sei sanzionati ai sensi del Codice della strada. Sequestrate circa 250 tonnellate di materiale, in prevalenza di natura tessile e calzaturiero, e contestate violazioni amministrative per circa 110.000 euro.

Si tratta di materiale alimentare di abusivismo commerciale e il ciclo illecito di rifiuti usati, è destinato inevitabilmente a incrementare il fenomeno dell’abbandono e dell’incendio doloso di rifiuti.

In via dello Spacco e via Fosso Grande, all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, sono state sequestrate per smaltimento non autorizzato di rifiuti e scarti di lavorazioni cinque aziende dedite al recupero, trattamento e commercializzazione di indumenti usati.

L’intera area è di circa 20000 mq., di cui circa 5000 mq. costituiti da capannoni.

Sono state poste sotto sequestro cinque macchine operatrici, dieci presse per imballaggio, quattro bilance elettroniche. Undici i dipendenti che lavoravano “in nero”. Sono inoltre state contestate violazioni alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e denunciati i titolari delle cinque aziende.

Nel Parco nazionale del Vesuvio, sono state sequestrate ulteriori sette imprese, tra cui cinque operanti nel settore tessile, una nel settore della movimentazione terra e l’altra in attività di falegnameria, tutte prive delle prescritte autorizzazioni. I responsabili sono stati denunciati per l’attività di smaltimento illecito di rifiuti.

All’interno di una delle aziende sono stati anche rinvenuti circa 250 capi di abbigliamento falsificati, riproducenti loghi di noti marchi sportivi e il titolare è stato denunciato per produzione e commercio di articoli contraffatti.

L’operazione è ancora in corso.

Fonte:Scafati.info

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