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Sapri, uccide la moglie con un colpo di pistola. I legali chiedono scarcerazione: “gesto involontario”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SAPRI. Gabriele Milito non ha volontariamente sparato alla moglie. Questo è quanto dichiarano i legali dell’uomo che con un colpo di pistola ha ucciso la propria coniuge, Antonietta Ciancio: «il nostro assistito, al di là dell’evento drammatico, è una persona capace di intendere e di volere e lo dimostra il fatto che aveva i permessi per detenere le armi rinvenute del suo appartamento».

Per questo motivo gli avvocati dell’uomo chiedono la scarcerazione, richiedendo invece i domiciliari, dopo l’interrogatorio davanti al Gip del Tribunale di Lagonegro. Milito al momento si trova nel carcere di Potenza mentre la sua difesa ha presentato istanza di riesame.

«La Procura accusa Milito di omicidio volontario sulla base dell’esame esterno eseguito sul corpo della vittima, ma non si ha idea dell’eventuale movente. Perché avrebbe dovuto uccidere Antonietta Ciancio? Gli inquirenti non hanno una risposta. Trattandosi di un omicidio con esplosione da arma da fuoco avremmo bisogno di accertamenti tecnici di cui non disponiamo ma che faremo eseguire».

 

(foto Il Mattino)

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