Scafati: droga ed estorsione i nuovi boss scelgono di non rispondere
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Scafati. Accusati di spaccio ed estorsione i “nuovi boss” di Scafati nel nome di Franchino a belv , hanno scelto di restare tutti in silenzio, creando un alone di omertà e complicità tra le parti spaventoso, segno di un sistema malavitoso radicalizzato fin ne profondo.
Nello specifico:
Giuseppe Buonocore , 44 anni, genero di Franchino Matrone, “Zi’ Peppe Scafati”, come viene citato nelle intercettazioni, è stato interrogato ieri nel carcere di Fuorni. L’interrogatorio di garanzia, dinanzi al gip Vincenzo Pellegrino, si è chiuso con un nulla di fatto.
Lo stesso per Francesco Berritto (difeso da Stefania Pierro ): anche lui si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nel carcere di Larino, in Molise, è stato interrogato per rogatoria Pasquale Panariello, che ha tenuto la stessa linea difensiva.
Il calendario degli interrogatori prevede che sia sentito lunedì, nella casa circondariale di Frosinone, Antonio Palma, mentre a Salerno dovrebbero comparire dinanzi al gip gli unici due raggiunti in questa operazione dalla misura degli arresti domiciliari: Vincenzo Nappo alias “o’ nonno” e Giovanni Barbato Crocetta.
Fonte: la Città