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Smaltimento illecito dei reflui: carabinieri e guardie ambientali in azione a Serre

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SERRE. La Sezione Provinciale di Salerno dell’Associazione ACCADEMIA KRONOS – Associazione di Protezione Ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con D.M. del 18 aprile 2007.

Proseguono i controlli a tutela dell’ambiente da parte dei militari dell’Arma dei Carabinieri e delle Guardie Ambientali del Nucleo Provinciale Accademia Kronos Salerno.

I controlli svolti in quest’ultima settimana hanno visto i militari del Comando Stazione Carabinieri di Serre e le Guardie Ambientali AK impegnati in attività di controllo presso alcune aziende zootecniche del comune di Serre.

Una ennesima operazione che si inserisce nell’ambito della Campagna Nazionale a tutela e salvaguardia dell’ambiente denominata “Io faccio la mia parte” e che ha consentito grazie alla preziosa collaborazione dei militari del Comando Stazione Carabinieri di Serre di accertare che l’imprenditore agricolo, titolare di una importante azienda zootecnica, da tempo smaltiva illecitamente gli effluenti zootecnici ed in particolare le parti non palabili ma, anche i reflui provenienti dal lavaggio della sala mungitura, delle attrezzature in essa presenti e delle vasche di stoccaggio del silomais.

I militari ed il personale tecnico AK grazie all’ausilio di appositi coloranti (fluoresceina) accertavano che in difformità a quanto previsto dalla vigente normativa ambientale, l’imprenditore tramite un sistema di tubazioni interrate e caditoie, smaltiva gran parte dei reflui direttamente su suolo producendo un diffuso fenomeno di inquinamento mentre la restante parte, dopo essere stata convogliata in una vasca, veniva ripescata con una pompa sommersa per essere poi illecitamente smaltito sul suolo dove dava origine ad un vero e proprio acquitrino.

I militari dopo aver accertato la presenza di varie categorie di rifiuti sparsi per l’azienda e la presenza di strutture pericolanti per le quali è stato richiesto un controllo statico, procedevano ad un accurato controllo documentale, accertando che l’imprenditore, non era in grado di fornire alcuna documentazione utile a dimostrare le modalità attraverso le quali aveva smaltito i reflui inquinanti, che venivano prodotti a seguito del lavaggio delle apparecchiature e dei locali con sostanze corrosive e pericolose per l’ambiente.

A controllo ultimanto il personale operante procedeva al sequestro dell’intera azienda ed alla denuncia a piede libero dell’imprenditore alla Autorità Giudiziaria.

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