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Salerno: Rischia di perdere il bambino. Il salvataggio del Dott.Petta

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Salerno: Rischia di perdere il bambino. Il salvataggio del Dott.Petta

Questo il racconto della donna:

Si tratta di Luana Spagnuolo, che alla 19 settimana ha iniziato a perdere liquido amniotico a causa della rottura del sacco.

Queste le sue parole: «Contattai il ginecologo che mi fece ricoverare in un ospedale dove restai per una settimana. Ma lì non mi vennero date speranze per il bambino. Anzi mi fu suggerito di abortire. Io, però, volevo ostinatamente diventare mamma. E così mi dimisero inviandomi ad un ospedale di Napoli, dove venni ricoverata per un giorno”.

Ancora adesso  mi chiedo perchè non fui indirizzata subito verso il Ruggi. Fui affidata subito alle cure del dottore Petta, al quale manifestai il mio desiderio di maternità. E lui mi illustrò tutti i rischi legati alla rottura del sacco, tra cui una possibile infezione gravissima che poteva rappresentare un pericolo sia per me e che per il bambino che portavo in grembo. Sottoposta a controlli quotidiani ed a terapie con antibiotici ci demmo, con il dottore Petta, un termine minimo di 28 -29 settimane.

L’obbiettivo era stato spostato alla 32 settimana. Il dottore Petta mi diceva di avere fede e che comunque non si poteva rischiare di avere un bimbo tanto prematuro con possibili handicap.

Informai immediatamente il dottore Petta che, pur non essendo in servizio, accorse al mio capezzale perchè mi disse era un caso molto delicato e non se la sentiva di lasciarmi sola. Fui sottoposta ad intervento di taglio cesareo, operata dal dottori Allegro e Pagano, dall’ostetrica Graziani e dall’anestesista Apetino.

Alle 23:15 è nato Matteo: pesava 1300 grammi e fu subito amorevolmente accudito dal dottore Della Monica e dalla dottoressa Frascogna. Aveva due nodi di cordone vero per cui poteva morire nell’ utero da un momento all’ altro.

Ora sono una mamma felice che stringe tra le sue braccia un bimbo vivo che nessuno pensava potesse mai nascere. Grazie a tutti. Grazie ai direttori dell’ ospedale che tanto si spendono per il reparto della “Gravidanza a rischio”. Grazie al dottore Petta ed a tutto lo stupendo personale costituito dalle ostetriche, dalle infermiere del reparto di Ostetricia e dalla Tin dove Matteo ha incontrato tante amorevoli seconde mamme. Un grande grazie anche dal piccolo Matteo, al quale, quando diventerà grande, racconterò questa sua storia incredibile ma bellissima! Non smetterò mai di ringraziare il dottore Petta. Grazie a lui sono diventata mamma per la seconda volta. Sembrava impossibile e invece ce l’abbiamo fatta. Matteo è il nostro miracolo!”.

 

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