Gli smartphone condizionano la nostra vita? Quali sono i danni del troppo utilizzo? Parola agli esperti
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Il mondo è da ormai alcuni anni all’interno dei nostri smartphone. Ma come ci stanno cambiando? come scandiscono le nostre vite?
La scienza ci spiega il nostro rapporto con gli smartphone e le conseguenze del troppo utilizzo.
Probelemi alla cervicale?
Secondo gli studi trascorriamo 4,7 ore al giorno a fissare il cellulare: un’abitudine che può imprimere al tratto cervicale una pressione di 27 kg, l’equivalente del peso di un bambino di 8 anni portato sulle spalle. In sostanza il troppo utilizzo può causare serie lesioni alla colonna vertebrale.
La vista come risponde?
In alcune aree del mondo è aumentato il numero di persone che soffrono di miopia. Una delle cause potrebbe essere il troppo utilizzo dello smartphone.
Questi costringono l’occhio a guardare da vicino e in condizioni di scarsa luminosità, disabituando ad abbracciare, con la vista, spazi aperti ed orizzonti lontani.
Controlla la nostra giornata?
In media controlliamo i nostri smartphone circa 110 volte al giorno, 9 volte nelle ore di punta, con un picco tra le 17:00 e le 20:00.
Il cervello umano subisce il sistema delle notifiche attivate dalle app che è fatto apposta per attirare l’attenzione del nostro cervello e indurci a controllare che cosa c’è di nuovo.
Può far paura la mancanza di uno smartphone?
Lo smartphone oggi viene utilizzato soprattutto come passatempo tanto che esiste persino un termine per definire la sensazione di panico e ansia che deriva dal non averlo con sé: la nomofobia (da No Mobile Phobia).
E durante la notte?
I led degli schermi di smartphone e tablet riducono la durata del sonno profondo e questo può causa diversi danni al fisico e al cervello delle persone. Gli esperti consigliano di evitare di usare dispositivi tecnologici a partire da 2-3 ore prima di andare a dormire.
Ci rende asociali e vogliosi di nuove informazioni
L’utilizzo dello smartphone riduce drasticamente non solo il tempo ma anche la qualità delle nostre conversazioni. Allo stesso tempo tendiamo alla ricerca della novità.
Nel corso degli ultimi anni è aumentata in maniera esponenziale, a tratti pericolosa, la nostra fiducia nei confronti delle notizie che leggiamo online. Infatti diversi studi dimostrano che se in precedenza abbiamo recuperato un’informazione online, saremo in futuro meno inclini a fidarci delle conoscenze precedentemente immagazzinate, magari attraverso i libri.
Fonte:Focus