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Battipaglia: caso Scifo, somministravano alimentari scaduti, assolti i medici dell’Asl

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Battipaglia. Per l’accusa somministrarono sacche scadute per la nutrizione artificiale a Emanuele Scifo: il battipagliese gravemente ammalato che ha dovuto subire un intervento salvavita negli Stati Uniti. Assolti gli infermieri e il medico della terapia domiciliare dell’Asl di Battipaglia.

La decisione del Tribunale di Salerno è di questi giorni ed è giunta dopo una lunga fase dibattimentale. Per il giudice non c’è o non è stata raggiunta la prova della penale responsabilità dei cinque imputati. Tra tre mesi saranno depositate le motivazioni della sentenza e si conosceranno le ragioni che hanno portato il tribunale all’assoluzione degli imputati. Solo allora l’avvocato Orazio Tedesco, che assiste Scifo costituitosi parte civile, valuterà se impugnare la sentenza presentando ricorso in Corte di Appello.

Il pm aveva concluso la requisitoria chiedendo la condanna degli imputati viventi (due sono deceduti nel frattempo) a sei mesi di reclusione ciascuno. Le accuse mosse nei loro confronti erano di lesioni colpose e somministrazione di sostanze nocive.

La vicenda delle sacche scadute somministrate a Scifo risale al 2011. Era il mese di giugno. Scifo era sottoposto a una terapia domiciliare con l’alimentazione parenterale e fu lui stesso, dopo avere sofferto per giorni di coliche addominali e febbre alta, a notare che la scadenza riportata sulle sacche risaliva a febbraio.

Fonte: la Città

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