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Pentastellati criticano il piano lavoro firmato De Luca: “milioni per tirocini ma nessuna garanzia”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

CAMPANIA. “De Luca lo ha battezzato “piano lavoro”. Nei fatti, si tratta di misure tese a creare illusioni sperperando centinaia di milioni di fondi Ue, il cui unico fine è foraggiare, con soldi pubblici, la sua campagna elettorale in vista delle regionali 2020. Paradossale definire piano per l’assunzione di 10mila giovani, un progetto sovvenzionato con 100 milioni del fondo sociale europeo per finanziare niente altro che tirocini di 10 mesi. Parliamo di corsi di formazione che, tra bando e procedure, si concluderanno nella primavera del 2020, nel pieno della campagna elettorale. Di concreto, per quella data, ci sarà solo una graduatoria da cui non si sa quali e quanti comuni potranno attingere e se, soprattutto, avranno le risorse per poter assumere. Il risultato sarà un nuovo esercito di migliaia di neo corsisti carichi di speranze disattese. Nel suo famigerato piano, De Luca annuncia 10mila posti di lavoro. Di fatto, la Regione Campania si limiterebbe all’assunzione di appena 500 dipendenti. Gli altri 9.500, che il governatore spaccia come posti di lavoro da lui creati, dovrebbero invece venire assunti dai Comuni, chissà come e chissà quando viste le condizioni in cui versano gli enti locali. Con un’altra operazione, dal sapore non meno elettorale della prima, il governatore punta a distribuire a pioggia un altro centinaio di milioni di fondi Ue come incentivi alle imprese per l’assunzione di giovani, senza definire tipologia e durata del contratto. Spot elettorali a spese dei cittadini della Campania”.

È quanto denunciano il capogruppo M5S in Consiglio regionale Gennaro Saiello e il consigliere regionale Valeria Ciarambino.

“Incapace di far partire le procedure concorsuali nella sanità, agli ultimi posti in Europa per certificazione della spesa dei fondi europei, con un aumento crescente del numero di laureati in fuga, indifferente al processo di smantellamento dei siti territoriali di imprese che lasciano la Campania per investire altrove, De Luca prova a gettare fumo negli occhi con un’operazione mediatica dal costo di 200 milioni di fondi pubblici che porteranno soltanto nuovo malessere sociale, con la rabbia di migliaia di corsisti disillusi. Ad oggi, il reddito di cittadinanza nel contratto di governo del Movimento 5 Stelle è l’unica misura concreta finalizzata a una reale collocazione nel mercato del lavoro. Mentre è già sul tavolo la nostra proposta di legge sulla delocalizzazione, che vincola le imprese beneficiarie di incentivi o agevolazioni regionali a presentare piani industriali a lunga scadenza e al mantenimento dei livelli occupazionali, mettendo così un freno a un’improvvisa delocalizzazione al Nord, come sta accadendo in questi mesi con Auchan, Ipercoop e Carrefour”.

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