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Salerno, Polichetti risponde agli attacchi: “io sono qui, ci metto la faccia”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SALERNO. “Chi non ha il coraggio di portare avanti le proprie idee mettendoci la faccia non merita risposta, ma non può passare il concetto che il sottoscritto usi le tragedie degli altri per alimentare polemiche strumentali”.

Così Mario Polichetti, sindacalista della Fials provinciale, replica a quanto apparso sull’edizione “Salerno” del quotidiano “Il Mattino” del 26 giugno scorso, dove un esponente dell’azienda Ruggi rimasto anonimo ha sparato a zero parlando di “speculazioni sui morti”.

“Partendo dal presupposto che, da sempre, agli anonimi non si può dare voce a meno che non presentino esposti alla magistratura corredati di atti. Passi tutto, tranne il concetto che chiunque, nascondendosi dietro l’anonimato, fa a gara per spararla più grossa. Mai strumentalizzato le tragedie umane”, ha detto Polichetti.

“Ho segnalato una sala operatoria allagata nel reparto di Ginecologia, prontamente riparata grazie all’intervento della direzione generale, e ho invitato tutti a un confronto sulla sicurezza in ospedale. Sento dire, purtroppo, sempre le solite frasi: non siamo in un carcere e non possiamo mettere le sbarre. Mai affermato qualcosa del genere, ma non si può negare che al Ruggi ci sia qualcosa che non va e che se opportuno si può guardare anche alle altre Aziende ospedaliere”.

Infine l’affondo: “Dispiace che, nell’anonimato più becero, ci sia chi offende qualcuno la cui storia professionale e sindacale è da sempre chiara e lineare. L’Azienda non si difende nascondendo la polvere sotto il tappeto, ma eliminandola. Chi vuole criticare si accomodi, ma almeno ci metta la faccia”.

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