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Salerno: la protesta dei diendenti del Ruggi, “turni massacranti e scarsa organizzazione”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Salerno. «Non ci è stato fornito nessun piano su quanti lavoratori avremo questa estate al “Ruggi” e negli altri ospedali dell’Azienda ospedaliera e non ci è stato comunicato l’accorpamento dei posti letto tra i reparti dell’ospedale di via San Leonardo. Ci sentiamo senza guida e nel caos totale».

È’ quanto denunciato durante l’assemblea dei lavoratori convocata da alcuni esponenti della Rsu e tra questi Armando Porcelli (Fials), Pasquale Picariello e Giuliano Longo (entrambi Nursind), Armando Pallavicino e altri sindacalisti e lavoratori che hanno proclamato lo stato di agitazione, prefigurando lo sciopero se non «ci sarà un piano organico per consentirci di lavorare serenamente, soprattutto per garantire adeguata assistenza all’utenza». L’unica certezza, a loro avviso, è rappresentata dall’arrivo entro fine giugno «di 15 infermieri e un numero imprecisato di operatori socio sanitari per tutta l’Azienda, ma è difficile lavorare con il personale ridotto al lumicino e i continui straordinari da fare».

Un lavoratore spiega che «c’è chi tra noi ha già svolto 250 ore di orario di straordinario da gennaio, ma si tratta di un monte ore annuale che sarà sforato già da ora. Sosteniamo doppi turni continui e i coordinatori passano il tempo a verificare la nostra disponibilità a fare gli straordinari», dichiarano i lavoratori che parlando di situazione insostenibile. «Le terapie intensive al “Ruggi” prevedono 34 posti letto – spiegano – ma non si sa la divisione dei letti tra i reparti, Neurochirurgia prevede 30 posti letto ma noi ne vediamo solo 20 e dei 30 di Neurologia ne vediamo altrettanti. E l’elenco può continuare.

Non si sa i nuovi assunti in quali reparti andranno, in quanto non è noto alcun piano ». A mancare non sono solo operatori socio sanitari e infermieri, ma anche dirigenti («Il servizio delle professioni sanitarie – evidenziano – è senza vertice e non c’è organizzazione ». Gli straordinari aziendali, secondo i sindacalisti, ammontano a 5 milioni e mezzo nel 2016, a 7 milioni nel 2017. Ma se non c’è disponibilità allo straordinario, si lavora con meno unità. In realtà dopo l’ok del commissario regionale alla sanità, Vincenzo De Luca , a nuove 160 unità da assumere in tutti i settori, i direttori aziendali si sono messi al lavoro per assumere 35 infermieri e 20 oss, il resto sono dirigenti amministrativi, medici e altro. Ma solo 15 infermieri arriveranno entro fine giugno. Per gli altri bisognerà attendere ancora un po’. Al Ruggi stanno scorrendo le graduatorie e si procede con le chiamate dirette, ma occorrono i permessi e i nulla osta degli ospedali in cui i lavoratori che si devono trasferire si trovano attualmente.

Fonte: laCittà

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