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Ingannavano persone sui social per produrre materiale pornografico. L’operazione della Polizia

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Una complessa attività investigativa è stata svolta dalla Sezione di Salerno della polizia postale e delle Comunicazioni a seguito di segnalazione del Tribunale per i minorenni di Salerno relativa alla presenza nel web di un profilo Facebook, in uso ad una minore salernitana,contenente immagini di natura pedopornografica.
Sono stati emessi in seguito all’operazione, ventuno decreti di perquisizione personale, domiciliare e informatica, nei confronti di diverse persone, tutte italiane, per i reati di produzione, detenzione di materiale pedopornografico e prostituzione minorile.

Le perquisizioni hanno interessato diverse regioni:  la Sardegna, la Lombardia, la Calabria ed il Trentino Alto Adige, ma soprattutto le province campane.

Sono stati impiegati circa 100 operatori della polizia postale, coordinati dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia on line del Servizio Polizia delle Comunicazioni di Roma.

Le indagini hanno così consentito di scoprire un gruppo di circa venti persone che mediante le chat di Messanger e di WhatsApp hanno ingannato la vittima per produrre materiale pedopornografico.

Quattro napoletani, un calabrese, un lombardo, un trentino e un sardo sono stati denunciati per il reati di detenzione, produzione di materiale pedopornografico, prostituzione minorile e il sequestro di numerosi supporti informatici.

Fonte: Il Mattino

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