Battipaglia, Longo: “L’ambiente, le imprese… le facce di corno”
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Riportiamo per intero le parole di Valerio Longo, consigliere comunale di Battipaglia
L’AMBIENTE, LE IMPRESE E … LE FACCE DI CORNO
Ci vuole veramente una faccia di corno per dire certe cose.
Ci vuole veramente la faccia di corno, per dire e fare le cose che dice e fa il presidente della pseudo Agenzia di Sviluppo Industriale, noto carrozzone parassitario, inserito da anni negli enti inutili e costosi dell’Italia che non funziona, che serve unicamente a pagare lo stipendio a qualche lacchè e passacarte del governatore De Luca e del PD.
Dopo che il bravo presidente ha distribuito a destra e manca nulla osta a società di trattamento dei rifiuti che si sono insediate sul nostro territorio, facendoli proliferare a dismisura, adesso cosa ti inventa? Ma è ovvio: scavalca il comune di Battipaglia, che lo accusa di “fare a chi figlio e a chi figliastro”, di aiutare soltanto quell’imprenditoria prona al suo padrone e alle lobby politico/tecnico/affaristiche locali, e ti inventa un tavolo tra Asi, comitati civici e ambientalisti, dicendo che vuole difendere il nostro territorio e bloccare i rifiuti in zona Asi.
Tutto ciò dopo che ha contribuito a fare del nostro territorio un porto di mare, carne di porco per gli affari legati al ciclo dei rifiuti. Eguale tempistica avrebbe dovuto utilizzare per dare risposta a quegli imprenditori che aspettano da tempo immemorabile il famigerato nulla osta, non disposti più a farsi suggerire le ditte che devono costruire o ristrutturare i capannoni, i lavoratori da assumere, ecc.ecc..
Per non parlare delle imprese che si sono insediate nel periodo di interregno, dopo la fuoriuscita del comune di Battipaglia dall’Asi, che hanno investito sul territorio, che danno lavoro e che producono. Per non parlare di imprese di livello internazionale, che operano a Battipaglia, dando lavoro a migliaia di addetti, che avrebbero voluto allargarsi, assumendo altre maestranze.
Costoro non hanno potuto farlo perché il soviet supremo non ha dato il proprio beneplacido. L’Asi ormai è diventato una palla al piede che blocca lo sviluppo economico locale, che riceve dalle imprese migliaia di euro a fronte di un’attività di servizi praticamente nulla. Basta farsi un giro sulla zona industriale. dalle imprese migliaia di euro a fronte di un’attività di servizi praticamente nulla.
Basta farsi un giro sulla zona industriale. Servizi inesistenti, manutenzione nulla. Quando piove diventa un acquitrinio. Ci vuole davvero una bella faccia di c..o nell’affermare che l’area di competenza Asi “diventerà a totale vocazione agroalimentare”, dopo che si è impedito all’Agrifina, società agricola con migliaia di addetti e di altissimo livello, di ampliare la propria azienda.