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“4 Agosto ebolitano”: rivivere il tragico bombardamento attraverso racconti, arte e tradizioni

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Tempo di Lettura: 3 minuti

EBOLI. “4 Agosto Ebolitano”, giunta alla IV edizione, è una manifestazione storico-culturale organizzata dal Comune di Eboli e racchiude una serie di iniziative in ricordo dei bombardamenti alleati che colpirono massicciamente la città nella notte tra il 4 e 5 agosto 1943 causando ingenti danni al centro abitativo al punto che Eboli venne descritta, nei racconti storiografici ed articoli dell’epoca, col triste appellativo di “Cassino del Sud”.

In tale evento bellico, persero la vita sette padri cappuccini presso il convento di San Pietro alli Marmi dove, ogni anno, è celebrata la santa messa seguita da una cerimonia commemorativa. La manifestazione di quest’anno rientra nel programma degli eventi per le celebrazioni del 75° Anniversario dello Sbarco di Salerno – inaugurato lo scorso 31 maggio al MOA – Museum of Operation Avalanche con l’apertura della mostra “War is Over!” dell’Istituto Luce Cinecittà – che gode del patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, CERC – Università degli Studi di Salerno e Istituto Luce Cinecittà.

La manifestazione è organizzata dal Comune di Eboli in collaborazione con Weboli, Ordine Francescano e MOA e con la partecipazione di EBAD – Eboli Archivio Digitale, Eboli nella Storia, Centro Culturale Studi Storici, Federazione dell’Ordine dei Lavoratori di Salerno, Associazione Amici del Tricolore, Monochrome sounds e Mo’ Art.

«Un eventi di enorme prestigio, che testimonia l’alto livello di offerta culturale della nostra città – ha detto il sindaco Massimo Cariello alla presentazione di questa mattina -. È un esempio di memoria storica, ma che si coniuga con l’impegno e la voglia di ripresa che all’epoca misero in campo gli ebolitani. Un momento suggestivo, testimoniato anche dalla presenza del nuovo Prefetto Russo che ci farà visita».

L’appuntamento si svilupperà attraverso due giornate: il 4 agosto previste la Messa commemorativa e l’apposizione di una corona d’allora alle lapidi dei caduti civili e religiosi; il giorno dopo, 5 agosto, previsti incontri, seminari, mostre e una passeggiata nel centro storico e presso il museo MOA.

«Tenteremo di coniugare la parte storiografica con l’aspetto emozionale – spiega il direttore scientifico del Museo dello Sbarco, GiuseppeFresolone -. Lo faremo anche grazie ad un libro di testimonianze del Maestri del Lavoro di Salerno ed un filmato riferito ad una tesi di laurea di una giovane ebolitana, primo esempio di public history». Nell’ambito dell’evento ritorna anche l’appuntamento “Freselle sotto le stelle”: «Riportiamo l’appuntamento nel giardino di San Pietro Alli Marmi – ha spiegato il patron, Antonio Ardia -. La novità di quest’anno riguarda la presenza del Ciauliello, il più classico piatto ebolitano».

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