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Vomero: “Basta sagre e fiere mangerecce, mettere prima la sicurezza dei cittadini”

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Tempo di Lettura: 6 minuti

Oramai – esordisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente delle Circoscrizione – il Vomero, con i suoi 48mila residenti, su appena due chilometri quadrati di superficie, con i quasi duemila esercizi commerciali a posto fisso, che, notoriamente, attraversano una lunga quanto persistente crisi, con le istituzioni preposte che fino a questo momento non hanno mosso un dito per la soluzione di alcuni gravi problemi che attanagliano, da un poco di tempo a questa parte, il quartiere collinare, dalla presenza costante di cumuli di rifiuti a tutte le ore, alle numerose buche e avvallamenti sulle strade con conseguenti pericoli, assume sempre di più l’aspetto di uno dei tanti paeselli della provincia partenopea, dove, pure per richiamare persone da altre zone limitrofe, tradizionalmente si organizzano sagre, fiere e festa paesane per l’esposizione e la vendita di prodotti alimentari locali”

” In passato, – ricorda Capodanno – quando il Vomero, a parte alcuni casali, era una lunga distesa di giardini e di terre coltivate, coltivazioni tra le quali prevaleva il famoso “broccolo”, una sagra di prodotti della terra locali avrebbe certamente avuto una ragione d’essere. Oggi, nel terzo millennio, con la colata di cemento che ha distrutto da tempo orti e giardini sulla collina, certamente non ha più alcun senso. Inoltre va considerato che le fiere di prodotti alimentari, si tengono in quelle che pomposamente vengono definite “isole pedonali” realizzate in alcuni tratti di via Scarlatti, e aree limitrofe, e di via Luca Giordano, laddove, in realtà, si tratta di limitate porzioni di strade che sono stati semplicemente chiusi al traffico, perlomeno sulla carta, visto che sovente si registra la presenza di autoveicoli privati in transito e in sosta sia per la carenza dei necessari controlli sia per la mancanza di dissuasori a scomparsa ai varchi che garantirebbero il passaggio ai soli veicoli autorizzati. Laddove invece, lungo alcuni di tali varchi, sono presenti solo alcune fioriere “ballerine” che vengono spostate da mani ignote, alla bisogna, per consentire comunque il passaggio degli autoveicoli “.

” Inoltre – aggiunge Capodanno – in concomitanza con la chiusura dei suddetti tratti di strada di via Scarlatti e di via Luca Giordano, non è stato realizzato mai neppure uno stallo di parcheggio pubblico limitrofo, la qual cosa ovviamente contribuisce ancor più ad intasare il già asfittico traffico del Vomero, traffico che anche sabato scorso, con autovetture parcheggiate in seconda fila nelle poche strade ancora percorribili, per la mancanza dei necessari controlli, ha paralizzato l’intero quartiere. Senza considerare il fatto che già abitualmente i tratti di strada chiusi al traffico veicolare hanno subito l’invasione di gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, la qual cosa costringe da sempre i passanti a fare lo slalom “.

” Infine – puntualizza Capodanno -, va anche osservato che le iniziative in questione, in mancanza di un regolamento che ne disciplini la realizzazione, regolamento già adottato da altri Comuni, possono avere ripercussioni particolarmente negative sulle attività commerciali dei tratti di strada interessati, dal momento che gli stand, posizionati dinanzi a tali esercizi, in maniera tale che, per osservare i prodotti esposti, i pedoni devono passare al centro della carreggiata, oscurano di fatto le vetrine dei negozi a posto fisso “.

” Sotto l’aspetto economico, poi – prosegue Capodanno – il danno potrebbe essere ancora maggiore, dal momento che i passanti, attratti dalla degustazione e dalla vendita dei prodotti alimentari esposti negli stand, diserterebbero i numerosi esercizi commerciali della zona “.

” Un altro tema che viene posto all’attenzione degli uffici competenti – aggiunge Capodanno – riguarda gli aspetti igienico-sanitari, trattandosi di prodotti alimentari, con la necessità di potenziare i controlli del caso ma anche con un incremento di tutte quelle attività atte a garantire la pulizia dei tratti di strada interessati, attraverso un adeguato e costante servizio, pure, per la rimozione dei rifiuti solidi urbani. Al riguardo bisogna tener conto delle severissime linee guida, dettate Comunità europea e applicate a piccole e grandi manifestazioni enogastronomiche. In base al regolamento, per il rispetto del quale è prevista la vigilanza delle aziende sanitarie, è obbligatorio ottemperare alle norme Haccp, Hazard Analysis and Critical Control Points, sull’igiene, dotando il personale di vestiario di ricambio, allestendo spogliatoi, bagni e lavelli, possibilmente a pedale, con acqua corrente

” Ci sono poi da tener in conto i problema legati alla sicurezza- sottolinea Capodanno – anche per le difficoltà che potrebbero insorgere al passaggio dei mezzi di soccorso, ambulanze e veicoli dei vigili del fuoco in particolare, anche a ragione delle notevoli restrizioni delle carreggiate, determinate dagli stand e dell’affluenza del pubblico. Al riguardo si richiama anche la necessità di rispettare, anche ricordando tragici eventi avvenuti nel corso di precedenti manifestazioni pubbliche, le linee guida da applicare laddove si possono presentare particolari rischi di criticità in termini di sicurezza per i luoghi e i partecipanti, così come indicati nella direttiva varata con la Circolare n. 11001/1/110/(10) del 18 luglio 2018 del Ministero degli Interni “.

Capodanno, lanciando al riguardo anche una petizione on-line, presente alla pagina: https://www.change.org/p/comune-di-napoli-basta-con-fiere-e-sagre-nel-quartiere-vomero-bisogna-garantire-la-sicurezza-dei-cittadini chiede all’amministrazione comunale di vietare l’organizzazione di tali tipi di manifestazioni al Vomero, segnatamente nei tratti di strada chiusi al traffico veicolare e destinati al transito pedonale di via Scarlatti e di via Luca Giordano e, nel contempo, di mettere in campo iniziative finalizzate alla sistemazione complessiva, attraverso un progetto univoco e armonico, di tutte le strutture che, a vario titolo, attualmente occupano il suolo pubblico in tali tratti di strada, nel rispetto delle vigenti normative e dell’importanza architettonica, urbanistica e storica delle predette arterie.

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