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Casciello (FI): «I 5stelle sono contro la libera informazione. Bisogna difendere la democrazia»

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Comunicato stampa


On. Gigi Casciello (Forza Italia): «I 5stelle sono contro la libera informazione. Si ribellino non solo i giornalisti per difendere la democrazia»

«Il sottosegretario Vito Crimi minaccia l’abolizione dei contributi all’editoria, il vice presidente del Consiglio Di Maio dimostra di non gradire le critiche della libera stampa, di rifuggire la trasparenza tanto acclamata, e dichiara di voler abolire l’Ordine dei Giornalisti per ritorsione, perché sono stati sollevati dubbi sull’operato di Casalino. Vorrebbe un’informazione gestita solo dalla piattaforma Rousseau. Tra i grillini ci sono tanti segnali di insofferenza per la libertà di espressione ma l’abolizione per ritorsione è tipico di un regime antidemocratico.

Per difendere la democrazia occorre che tutti si ribellino, non solo i giornalisti», così l’On. Gigi Casciello commentando le notizie relative all’intenzione del Governo di abolire l’Ordine dei Giornalisti.

«Gli esponenti dell’Ordine hanno dichiarato che è necessario seguire un percorso per completare la riforma del settore – continua ancora il Parlamentare azzurro – ma già in passato, anche in Commissione Cultura della Camera dei Deputati, è stato fatto presente al sottosegretario Crimi che tali propositi non solo violano la Democrazia e i diritti costituzionali legati libertà di espressione e di libera manifestazione del pensiero, ma mettono a rischio migliaia di posti di lavoro di giornalisti e poligrafici, nonché di addetti alla distribuzione».

L’On. Casciello ribadisce invece quanto già chiesto in una precedente interrogazione: «Al Governo abbiamo chiesto con quali interventi programmatici e finanziari intenda piuttosto sostenere un settore fondamentale della cultura di questo Paese, ancor di più in un momento in cui il fenomeno delle fake news e dell’incontrastato flusso d’informazione derivante dal web, senza alcuna garanzia di correttezza ed attendibilità, che solo la figura professionale del giornalista può assicurare non solo per formazione ma per i vincoli giuridici cui la stessa è sottoposta, mina il diritto dei cittadini alla corretta e qualificata informazione».

«I 5stelle rispondono con la solita propaganda muovendo accuse gravi all’Ordine, prefigurando addirittura che per dirigere un giornale non si debba essere iscritto ad un albo e che per essere giornalista basterebbe dimostrare che l’attività giornalistica sia la prevalente nel reddito. Così chi tutela i cittadini sull’attendibilità e la correttezza delle notizie? Vogliono un’informazione gestita solo dalla piattaforma Rousseau.

Faremo di tutto perché non accada, a tutela della libera e corretta informazione».


 

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