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Salerno, vertenza Fonderie Pisano. Vicinanza (Cisal): “ora basta, noi parte civile al processo”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

SALERNO. “Ci costituiremo parte civile nel processo contro le Fonderie Pisano. Come rappresentante sindacale della Failms Cisal credo che sia giusto difendere il lavoro, quello giusto e che non travalica la legge”.

Così il sindacalista Luigi Vicinanza conferma la volontà di sposare la causa di ambientalisti e residenti nel dibattimento che si terrà il prossimo 3 ottobre al Tribunale di Salerno.

“Il sindacato difende gli interessi dei lavoratori, che in questa storia sono sempre finiti in secondo piano per fare spazio alle ambizioni di un’imprenditoria e una classe politiche che hanno tantissime responsabilità. Su questo abbiamo sempre chiesto alla magistratura di fare chiarezza e dunque credo sia naturale costituirci in questo processo.

Non si sta tradendo il patto che il sindacato fa con i lavoratori, ma vogliamo essere parte attiva nel dibattimento per dimostrare che le maestranze nelle Pisano hanno sempre pensato a lavorare per guadagnare un dignitoso stipendio e che tutte le altre logiche sbagliate sono state a loro imposte.

Ci costituiamo parte civile anche se non abbiamo iscritti in questa azienda, ma a maggior ragione gli operai e il concetto di lavoro vanno difesi senza interessi di sorta. Ecco perché, già nei giorni scorsi, ho avviato i contatti con i legali del gruppo “Salute e Vita” per la costituzione nel processo. Toccherà alla Procura fare chiarezza sui fatti, tenendo conto anche dei livelli occupazionali”.

Infine, l’appello alla politica: “La parola delocalizzazione è scomparsa dall’agenda delle istituzioni. Regione Campania e Comune di Salerno facciano la loro parte. I politici non possono dimenticare il dramma di residenti e lavoratori, ricordandosene solo alla vigilia di ogni tornata elettorale. Ora basta”.

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