Salerno, infermiere aggredito in carcere: la denuncia dei sindacati
Turni stressanti e non sostenibili, personale con limitazioni mediche che dovrebbero essere assegnati ad altre funzioni ma che sono costretti a continuare a lavorare in strutture non idonee al proprio stati di salute, poiché difficilmente si riesce a trovare adeguate sostituzioni.
“Abbiamo sempre denunciato la particolare condizione delle strutture penitenziarie e ultimamente avevamo rappresentato varie ipotesi risolutive della questione – hanno detto hanno detto i segretari Pasquale Addesso della Cgil Fp, Pietro Antonacchio della Cisl Fp e Lorenzo Conte della Uil Fpl – ma purtroppo sempre più spesso si deve prendere atto che se non succede il fattaccio e la questione non balza agli onori della cronaca, il problema non viene mai preso in considerazione.
Siamo in attesa di un confronto sulla problematica, poiché vi sono servizi in cui difficilmente si riescono a garantire con una adeguata presenza di personale, come i penitenziari e i Serd (Servizi per le Dipendenze) per i quali bisognerebbe fare mirate procedure di reclutamento, non trascurando i concorsi finalizzati in uno alla previsione di un adeguato premio di produttività da contrattare in sede aziendale. Al di fuori di tali opportunità, come sempre, si corre il rischio di buttar il can per l’aia”.