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Punti nascita Sapri e Polla: La richiesta dei sindacati

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Comunicato stampa


Punti nascite di Sapri e Polla, l’appello dei sindacalisti della Uil Fpl e Uil Medici della provincia di Salerno: “Altro che chiusura delle strutture. Il  Governo  deve  autorizzare  assunzioni  in  deroga alla  Regione  Campania  per  le  zone  disagiate”.

Il gruppo aziendale del presidio ospedaliero di Polla ed il coordinamento provinciale della Uil Medici nel ribadire la mobilitazione dei lavoratori a difesa dei punti nascita di Polla e Sapri fa chiarezza sul caso ponendo l’attenzione sul Decreto Ministeriale numero 70 del 2 aprile 2015 e l’accorso Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 che hanno esaurientemente definito il quadro normativo entro il quale inquadrare il destino dei punti nascita indicati.

  “Una regione a piano di rientro come la Campania deve necessariamente, alla luce della normativa vigente, presentare, attraverso la gestione commissariale, una proposta di piano ospedaliero e sanitario, che deve essere approvata dal ministero della Salute”, hanno detto la sindacalista della Uil Fpl Salerno, Enza Cirigliano, e il coordinatore della Uil Medici Salerno, Raffaele Albano.

“Le azioni da porre in essere nel caso ci siano nel territorio regionale punti nascita con numero di parti inferiore a 1000 per anno sono ben dettagliate nell’accordo Stato-Regioni.

C’è bisogno della razionalizzazione e riduzione dei punti nascita tenuto conto delle caratteristiche territoriali delle zone interessate, oltre all’attivazione del sistema di trasporto assistito materno e neonatale d’urgenza.

Inoltre, serve garantire la presa in carico, la continuità assistenziale, l’umanizzazione della nascita attraverso l’integrazione dei servizi tra territorio ed ospedale e la realizzazione di reti dedicate al tema materno-infantile.

La Regione Campania, accogliendo anche suggerimenti della nostra sigla sindacale in sede di consultazione, dovrà prevedere nel piano ospedaliero definitivo in corso di emanazione la persistenza dei punti nascita di Polla e Sapri e l’attivazione, su base provinciale per la migliore garanzia da assicurare alla gravida ed al nascituro e per le specifiche caratteristiche territoriali.

  Dunque, serve rafforzare i percorsi ospedale-territorio proprio nelle zone disagiate ove sono ubicati i presidi di Polla e Sapri. Altro  che  chiusura.

Il  Governo  deve  autorizzare  assunzioni  in  deroga alla  Regione  Campania  per  le  zone  disagiate”.


 

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