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Pensionati Salernitani pronti a manifestare, Cisl: “parteciperemo al corteo del 9 febbraio”

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. I pensionati salernitani della Cisl sono pronti per partecipare in massa alla manifestazione del 9 febbraio prossimo a piazza del Popolo a Roma. Il sindacato di categoria, insieme alle altre federazioni di Cgil e Uil, continua a denunciare lo stato di disagio per il grave e ingiustificato taglio della rivalutazione delle pensioni da 1.521 euro lordi – circa 1.200 euro netti mensili – operato dal Governo in occasione della Legge finanziaria per il 2019.

“La rivalutazione delle pensioni per adeguarle all’incremento del costo della vita era stata conquistata con un accordo sindacale con il governo precedente dopo ben 8 anni di blocco che ha già duramente colpito i pensionati, in particolare quelli a basso reddito, ma frutto di contributi versati in anni di lavoro. Tutto questo è inaccettabile”, ha detto Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Cisl Fnp Salerno.

“Così si colpiscono persone che hanno lavorato una vita intera e che per motivi anagrafici sono quelle più deboli ed esposte, più indifese e bisognose di cure. Sono stati modificati al ribasso redditi già falcidiati negli anni sui quali, per quanto riguarda l’area salernitana, già grava la situazione che i pensionati vivono nel dover aiutare i figli disoccupati. Dal 2011 le pensioni di importo lordo di poco superiori a 1500 euro (circa 1200 € netti) per effetto del blocco hanno già perso una mensilità, che significa veramente una situazione di indigenza avvicinandosi alla soglia di povertà che dall’Istat è appunta fissata intorno ai 1000 euro. Tra l’altro, con la stessa manovra, si fanno anche dei condoni fiscali mascherati di cui si avvantaggiano molti di quelli che hanno evaso o eluso il Fisco, mentre si continuano a colpire e impoverire coloro come i pensionati e i lavoratori dipendenti, che continuano a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo”.

Da qui la necessità di questa grande manifestazione a Roma dove confluiranno centinaia di migliaia di lavoratori e pensionati per denunciare lo stato di disagio e le difficoltà in cui continuano a trovarsi milioni di pensionati italiani e la necessità di cambiare la manovra di bilancio.

“I pensionati sono stanchi di continuare ad essere la cassa da cui attingere per manovre che non creano lavoro e sviluppo, mentre milioni di pensionati e persone anziane continuano a vivere nel dramma di scegliere se curarsi o mangiare”, ha concluso Dell’Isola.

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