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Salerno: stanziati quasi 5 milioni alla provincia per strade e scuole

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Salerno. Firmato il decreto interministeriale che destina a 76 province italiane 250 milioni di euro, dal 2019 al 2033, per la manutenzione di scuole e strade. A stanziare i fondi è stato il Ministero dell’Interno guidato dal ministro Matteo Salvini.

Per la Campania sono stati destinati 11.783.529 milioni di euro a quattro Province. Ecco come sono stati suddivisi: Avellino (1,32 milioni), Benevento (1,64 milioni), Caserta (4,32 milioni) e Salerno (4,49 milioni) a cui sono stanziati più fondi rispetto alle altre provincie, forse per la situazione più problematica che vive la città.

La lettera di Salvini ai presidenti delle Province:

“Caro Presidente, Ti scrivo dopo aver firmato il Decreto che – d’intesa col ministero dell’Economia e delle Finanze e con quello delle Infrastrutture e Trasporti – attribuisce alle Province a statuto ordinario un contributo di 250 milioni di euro all’anno dal 2019 al 2033 per la manutenzione di scuole e strade. Le risorse sono state ripartite sulla base delle indicazioni dell’Upi un segno tangibile dell’attenzione che il governo intende rivolgere a tutte le amministrazioni provinciali. Ci rendiamo conto, io per primo, che gli Enti hanno gravi difficoltà finanziarie provocate dai tagli ingiustificati, decisi da manovre finanziarie figlie della riforma Delrio volta a ridimensionare il ruolo delle Province, Province che il governo Renzi voleva sopprimere. Questo nostro contributo è soltanto un primo passo di un disegno complessivo che intendo realizzare per ridare dignità a una istituzione che svolge un servizio fondamentale per il territorio. La tutela delle comunità locali e la ripresa economica rappresentano una priorità: non a caso questo fondo segue l’erogazione di circa 400 milioni per i Comuni fino a 20mila abitanti. Con la recente legge di bilancio sono stati alleggeriti e semplificati quei vincoli finanziari che, negli anni passati, per perseguire gli obiettivi del patto di stabilità interno prima e del pareggio di bilancio poi, hanno limitato per molti enti virtuosi il legittimo utilizzo delle proprie risorse, con regole sovente non comprensibili e condivisibili. Possiamo e dobbiamo fare di più. Ma siamo convinti di aver inaugurato una nuova fase nel rapporto tra governo e comunità locali”

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