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Insulti in ospedale, Rachidi risponde: “erano rivolti a me”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

MERCATO SAN SEVERINO/SALERNO. Soleymane Rachisi, il 20enne di origini ivoriane vittima, a quanto pare, di insulti razzisti mentre si trovava all’ospedale di Mercato San Severino, torna a ribadire che le parole shock, proferite da qualche presente nella giornata di domenica, erano di fatto dirette a lui.

«Salvini fa entrare ancora questa gente in Italia? Torna al Paese tuo. Devi morire» sono state le parole che si possono ascoltare nel video postato sui social dal giovane.

«Subito ho chiamato due portatori del 118 e ho detto loro che capisco l’italiano e avevo capito cosa aveva detto – spiega Rachidi – Lei ha continuato a dire: torna al paese tuo, devi morire. Così, ho fatto il video. Ho chiamato polizia, carabinieri e dopo il mio datore di lavoro, che mi ha portato da San Severino al Ruggi».

All’ospedale di Salerno, spiega il giovane, è stato «trattato bene da medici e infermieri».

La tesi degli insulti razzisti, però, sarebbe stata contrastata dagli accertamenti e dalla istruttoria effettuata domenica stessa dall’azienda ospedaliera del Ruggi. «Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili a episodi di razzismo» avrebbero dichiarato.

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