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Gigi Casciello (Forza Italia): “bus mettono in ginocchio la Costiera, si adottino mezzi alternativi”

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Tempo di Lettura: 5 minuti

Interrogazione dell’On. Gigi Casciello (Forza Italia): I bus granturismo mettono in ginocchio la Costiera Amalfitana, si adottino mezzi e servizi alternativi

L’On. Gigi Casciello (Forza Italia) presenta un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, della Salute, al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, e al Ministro per i Beni e le attività culturali per sapere quali iniziative e quali misure di intervento intendano assumere per la soluzione delle problematiche della Costiera Amalfitana, in particolare per i disagi dovuti alla viabilità e all’attraversamento dei pullman granturismo.

Il parlamentare azzurro ha chiesto anche l’istituzione di un tavolo permanente fra Comuni, Province, Regioni e Ministeri per l’adozione delle azioni necessarie volte a porre fine senza indugio alle criticità che violano le normative vigenti in materia di sicurezza e di protezione civile, attraverso l’adozione di un piano traffico straordinario per la stessa Costiera.

Nella sua interrogazione, infatti, l’On. Casciello parte dalle considerazioni che “la Costiera Amalfitana è rinomata in tutto il mondo per il suo interesse storico e paesaggistico ed è considerata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, riveste un’importanza strategica nel settore del turismo e del suo indotto, costituendo una delle rare realtà occupazionali del Meridione”.

Tuttavia il deputato azzurro lamenta che “le politiche regionali e nazionali degli ultimi anni hanno bistrattato questo territorio, eccellenza del nostro Paese, dedicandogli scarsissima attenzione. La strada statale 163 – spiega –  attraversa tutti i paesi della Costiera, da Vietri sul Mare a Positano ed è l’unica strada percorribile; alcuni tratti della Statale 163 sono particolarmente critici, come la strettoia di Cetara, il tratto di Minori /Castiglione, Amalfi centro, Praiano e Positano ed ogni giorno si assiste al solito triste rituale di code con blocchi al limite dell’irreversibile. Tale disagevole condizione, dovuta in parte alla morfologia del territorio che non può essere assolutamente modificata nella sua peculiare struttura, ma essere rispettata in quanto un unicum, deve essere urgentemente affrontata per individuare soluzioni tangibili”.

Fondamentale anche la considerazione che “la Statale 163 risulta essere la sola via di fuga in caso di pericolo ed è necessario, dunque, garantire il pronto intervento dei soccorsi, assicurare l’accesso alle scuole o al lavoro dei pendolari, ristabilire, insomma le minime condizioni di vivibilità dal punto di vista del traffico e della sicurezza. Ripetutamente i residenti di tale area e i numerosi turisti, provenienti da ogni parte del mondo, che percorrono quotidianamente tale statale hanno fatto presente alle autorità locali gli innumerevoli disagi provocati dal traffico, smog e stress per le lunghe ore di attesa”.

Per l’On. Casciello “la risoluzione del problema della viabilità passa attraverso il contingentamento dei flussi veicolari mediante l’istituzione di una zona a traffico limitato e tramite la necessaria razionalizzazione del transito dei bus turistici”.

Nell’interrogazione ai Ministri è infatti precisato che “la già critica situazione è, infatti, peggiorata dalla costante e ingestibile presenza di enormi bus turistici, decisamente inadatti per le loro dimensioni a percorrere stradine che originariamente erano state costruite per il trasporto con animali da traino; questi pullman granturismo, oltre ad essere altamente inquinanti, sono, anche per dimensioni ed estetica, totalmente decontestualizzati dall’amenità dei bucolici e caratteristici paesini del tratto interessato e costituiscono finanche un danno per l’immagine della ‘Divina Costiera’ ”.

L’On. Gigi Casciello sostiene quanto già fatto da numerose associazioni di operatori turistici, residenti e semplici cittadini che “chiedono a gran voce di limitare/vietare l’uso di tali bus turistici di grandi dimensioni sostituendoli con minibus che consentano la scorrevolezza e, soprattutto, la sicurezza del traffico veicolare, individuando anche delle aree di interscambio dove consentire il trasbordo dai mezzi di grandi dimensione a quelli di dimensioni più gestibili.

Le istituzioni e tutte le forze sane della società civile – conclude – si stanno interessando per la risoluzione della ormai insopportabile situazione, sono già partite iniziative di protesta ed è stata anche presentata una petizione online disponibile sulla piattaforma change.org, promossa dal Coordinamento associazioni della Costiera amalfitana, che sta ottenendo un importante riscontro e nella quale si evidenziano le criticità della questione”.

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