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Piano ospedaliero Campania: prove di dialogo tra Lega, Ministero e Fsi

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. Consegnata direttamente a mani, il giorno 16 u.s. a Napoli, una relazione dettagliata sul Piano Ospedaliero Campano e sull’effetto dello stesso sull’ambito territoriale della Valle, della Piana del Sele e del Calore al Sottosegretario alla Sanità Luca Coletto.

L’incontro avuto , dal Segretario della FSI-USAE Rolando Scotillo, con l’on. Gianluca Cantalamessa e con il Sottosegretario alla sanità Luca Coletto è solo un preludio ad un successivo incontro da aversi direttamente al Ministero della Salute per meglio dettagliare le criticità riscontrate sul novello Piano Ospedaliero Campano edizione De Luca ( attuale Commissario ad Acta per il rientro dal deficit in sanità). In occasione dell’incontro è stato spiegato che De Luca non ha utilizzato ben un miliardo e duecento milioni di euro del fondo nazionale previsto dal programma di investimenti per la ristrutturazione edilizia in sanità dell’ex art. 20 della legge 67/88.

“Più volte” esclama Scotillo “abbiamo sentito proclami da parte di De Luca sulla ripartizione dei fondi, ed ora che ci sono non li utilizziamo?”. L’ultimo proclama riguarda la struttura del Ruggi D’aragona, sembrerebbe che De Luca (forse incoraggiato dalla vicinanza delle elezioni) voglia costruire una nuova struttura più vicina al mare per un costo di circa 400 milioni di euro mantenendo anche la vecchia struttura che sarebbe utilizzata come un grosso poliambulatorio.

“Dobbiamo rappresentare al Commissario” continua Scotillo “che , però, non esiste solo Salerno città, ma anche la provincia e che – forse – se si pensasse ad una struttura unica tra Eboli e Battipaglia – viste le condizioni e la vetustità delle due strutture e visto la reale possibilità di finanziamento – si qualificherebbe maggiormente anche un territorio che da solo (escludendo Roccadaspide) conta 270.000 abitanti. Questo sì che sarebbe un investimento e non uno sperpero, poichè unificando le due strutture in una unica struttura nuova si configurerebbe anche un sostanzioso risparmio, che con l’abbattimento delle duplicazioni di servizi e di raddoppio di personale e di appalti permetterebbe nel giro di 10 anni di recuperare la spesa per la nuova costruzione.”

Anche questo verrà portato sul tavolo Ministeriale, insieme al disegno di una nuova rete dei punti nascita ed a nuovi percorsi e reti di cura che potrebbero permettere l’abbattimento di tutte le liste di attesa per le prestazioni sanitarie.

Le cose, se vi è la volontà, si possono cambiare, De Luca – fino ad ora – ha fatto solo proclami politici ed ha aumentato a dismisura gli appalti esternalizzando tutto ciò che poteva essere esternalizzato e su cui è possibile sentire l’olezzo di “tangenti elettorali”, viste le numerose indagini sulle varie parentopoli che hanno coinvolto sindacati confederali e Dirigenti Apicali.

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