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Nuova Ises: il silenzio degli innocenti

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Tempo di Lettura: 3 minuti

Molto si è parlato e molto si è detto sulla vicenda “Nuova ISES”. In molti casi, chi aveva interessi, ha cercato in tutti i modi di far cantare definitivamente il “requiem” in memoria di tanti posti di lavoro ed attività che poi sarebbero stati ripartiti tra gli “avvoltoi” che null’altro stavano aspettando. In molti casi, parte della stampa, ha cercato di evidenziare illegittimità e violazioni inesistenti rimarcando oltremodo le sconfitte ed ignorando le vittorie dei lavoratori di una cooperativa, quale la “Nuova ISES”, che sacrificandosi fino allo spasimo ha combattuto per la sopravvivenza arrivando ad avere – per una seconda volta – ragione in sede cautelare al TAR contro tutto e contro tutti. Mentre i detrattori, nelle vesti del macellaio come nel film “il silenzio degli innocenti” tentavano di macellare gli agnelli, tra le urla degli stessi, la parte più pura della stampa – quella non “prezzolata” -, i cittadini ed i lavoratori a suon di occupazioni, manifestazioni e sentenze dimostravano le loro ragioni.

Il TAR di Salerno, intanto, in data 21 marzo 2019 con REG.PROV.CAU n 00129/2019, per l’ennesima volta – in attesa dell’udienza di merito fissata per il 16 giugno p.v. – accoglieva il ricorso cautelare proposto dalla “Nuova ISES” sospende l’efficacia del DCA n 2 del 15 gennaio 2019 con il quale la Regione Campania disponeva la revoca dell’accreditamento.

All’udienza si costituivano “ad opponendum” e quindi contro la “Nuova ISES” finanche: Associazione Nova Campania, Fondazione Peppino Scoppa Onlus, Sanatrix Nuovo Elaion Società Coop. Sociale Onlus, Fondazione Gambardella, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentate e difese dagli Avv. Antonio Rizzo e Federico Conte. Una problematica che doveva vedere interessate solo le parti relative all’ASL ed alla Regione, da una parte, e la “Nuova ISES”, dall’altra, vede invece la presenza di altri attori che fino a poco tempo fa si dicevano dispiaciuti della vicenda e si dicevano pronti ad aiutare…..alla faccia della “solidarietà…..” Ma una riflessione, solo una, la vogliamo fare: mentre gli agnelli urlano sotto il macellaio nel tentativo di evitare la macellazione, mentre il dispositivo cautelare è visibile a tutti sul sito della giustizia amministrativa, è possibile che nessuno appartenente alla stampa ed in special modo quelli che volevano recitare il “De profundis” si sia accorto che la “Nuova ISES” ha avuto ed avrà sempre ragione sulla vicenda? e che le urla, una volta per tutte, debbono finire? Da parte nostra siamo stati sempre accanto agli agnelli, non ci è mai piaciuto stare dalla parte del macellaio ed ai “macellai” diciamo deponete l’ascia in questa vicenda dobbiamo pensare alle lunghe liste di attesa ed ai viaggi della speranza dell’utenza che non trova posti per la riabilitazione, ai lavoratori che hanno una speranza di occupazione e non sempre e solo a soldi e potere….che gli agnelli, una volta per tutte, smettano di urlare……..

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