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Eboli, ordinanza “anti-lucciole” e maximulte: “non ci spaventano”

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EBOLI. È stata firmata martedì l’ordinanza “anti-lucciole” per l’estate 2019 ad Eboli, che prevede multe fino a 500 euro per prostitute ed i loro clienti. Un dispositivo atto ad arginare il fenomeno che, nello specifico, è sempre più diffuso sulla fascia costiera ebolitana, a Campolongo.

«Non mi interessa nulla dell’ordinanza del sindaco di Eboli. Guadagno più di 500 euro al giorno. I clienti ci sono e io non me ne vado di qui» ha però detto una delle “professioniste”. Solo 22 anni, era già a “lavoro” alle 12.00 di pomeriggio lungo la litoranea. «Non ho paura nemmeno delle forze dell’ordine, mi hanno cacciata tempo fa e denunciata, ma il giorno dopo ero qui».

Come detto, multe fino a 500 euro e sequestro del veicolo dei clienti. Questo quanto previsto dall’ordinanza firmata dal sindaco di Eboli Massimo Cariello. «Se l’interessato è a bordo la violazione si concretizza con la fermata per contattare il soggetto. Consentire la salita sul proprio veicolo di uno o più soggetti costituisce palese violazione dell’ordinanza».

Nonostante tutto, però, lungo quella strada continuano a spuntare sempre più donne, anche giovanissime e minorenni, disposte a vedersi nonostante la task force della Polizia Municipale e le sanzioni.

«Ho una bimba di tre anni – ha spiegato una di loro – e mia madre non lavora. Le mantengo io. Sono in Italia da anni e dopo aver fatto la cameriera ho deciso di fare la prostituta. Guadagno bene e voglio vivere nell’agiatezza».

 

(fonte Il Mattino)

1 Comments

  1. Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell’Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico.
    P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).

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