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Sanità, Scotillo (Fisi): “De Luca dice mai più ultimi… ed intanto solo prestazioni a pagamento”

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Tempo di Lettura: 2 minuti

EBOLI. Per il 30 di maggio stop alla erogazione in convenzione di molte prestazioni sanitarie: medicina nucleare, radiologia, radioterapia, mentre il 3 di giugno si fermerebbero anche le prestazioni laboratoristiche per gli esami sul sangue ed urine. A nulla è valsa la trimestralizzazione dei tetti di spesa previsti per la sanità accreditata sulle prestazioni erogate, secondo le ASL, di difficile attuazione e non mancano polemiche sulla diversità delle tempistiche di questo blocco tra province della stessa Regione.

All’addizionale IRPEF (circa un miliardo di euro annuo, oltre 600 euro di trattenuta per dipendente) si aggiunge anche il pagamento totale delle prestazioni sanitarie presso i centri accreditati: unica alternativa per i pazienti è infoltire le liste di attesa ri-prenotando le stesse prenotazioni senza alcuna priorità nel pubblico ed aspettare mesi o aspettare che “passi la nottata” e con essa riprenda la convenzione delle prestazioni sanitarie nel nuovo trimestre.

“C’è da piangere” dichiara il Responsabile FISI/USAE Rolando Scotillo “pazienti sbattuti dai centri accreditati al pubblico alla ricerca delle prestazioni sanitarie, costi sanitari di ticket e addizionale IRPEF al massimo, reti e percorsi sanitari fatiscenti rendono la sanità campana inefficace e, oramai, solo a pagamento: chi si vuole curare non ha altra scelta che mettere mano al portafoglio e per chi non se lo può permettere, attenda o muoia. Parafrasando Totò nel film “arrangiatevi!”, si potrebbe dire: questa è la sanità campana “cittadini campani, arrangiatevi”.

Comunicheremo al Ministero della Salute ed al Prefetto questo ulteriore disagio, chiedendo che si acceleri la nomina del nuovo Commissario: “De Luca ha fallito, la sanità campana è diventata solo un contenitore clientelare dove esternalizzazioni selvagge e fritture di pesce stanno aumentando i costi a discapito della qualità dei servizi sempre più da terzo mondo”.

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