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Divieto di balneazione a Pontecagnano, Salerno e Vietri sul Mare, i dati dell’Arpac

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Nuovi dati dell’Arpac: sono già più di duecento i campioni di acqua di mare che i tecnici hanno prelevato nel corso del mese di luglio (1.500 da inizio aprile, quando è partita la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione). Gli esiti analitici dei parametri microbiologici indicatori di contaminazione fecale (escherichia coli ed enterococchi intestinali) hanno mostrato finora, in questo mese, superamenti dei valori limite di legge in soli sette campioni di mare.

I divieti temporanei di balneazione hanno interessato la provincia di Napoli in alcuni tratti di mare afferenti ai comuni di Monte di Procida (Marina di Vita Fumo), Massa Lubrense (Punta Montalto) e Pozzuoli (La Pietra e Area Industriale), e la provincia di Salerno a Vietri sul Mare (Marina di Vietri Secondo Tratto), a Pontecagnano Faiano (Sud Picentino) e nel comune di Salerno (Est Fiume Irno).

Il 17% dei prelievi di questo mese è stato effettuato in punti aggiuntivi (prelievi supplementari, di studio, di delimitazione ed emergenziali), il resto è rappresentato da prelievi routinari, cioè in punti identificativi dell’acqua di balneazione e previsti dal calendario regionale a inizio stagione balneare. Contestualmente alle attività di campionamento, sono state effettuate anche ispezioni visive per avvistamenti di fenomeni particolari come larghe chiazze di schiuma, colorazioni anomale, meduse, rifiuti e altro. In casi di sospetta contaminazione delle acque, all’ispezione sono seguite indagini ad hoc, ma nella grande maggioranza dei casi questi fenomeni si sono rivelati di origine naturale, legati alla fioritura di microalghe.

Nel corso del mese di luglio l’Agenzia completerà il calendario dei prelievi routinari lungo tutto il litorale campano. Inoltre, per tutti gli sforamenti registrati nella prima parte del mese, saranno effettuati prelievi supplementari per chiarire se i valori di concentrazione di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali sono rientrati nei limiti: in questo caso i sindaci dei comuni interessati potranno revocare i divieti di balneazione temporanei.

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