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Gasolio di contrabbando per 851mila litri: Finanza in azione anche a Salerno

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. Sequestrati 851mila litri di gasolio di contrabbando, spesso mischiato con olio vegetale, e i 36 mezzi sui quali il combustibile viaggiava. L’operazione – denominata “Traffic 2” – è stata messa a segno dalla Guardia di Finanza di Gorizia. Il gasolio proveniva dall’Est Europa, trasportato senza controlli in autoarticolati e nelle cisterne del latte. Parte del prodotto sequestrato è stato assegnato anche al comando provinciale dei vigili del fuoco di Salerno.

Le fiamme gialle isontine hanno concluso un lavoro pluriennale, fatto di molteplici interventi eseguiti tra il 2017 ed il 2019. Arrestati tre contrabbandieri e denunciate a piede libero di 83 persone, di cui 50 stranieri e 33 di cittadinanza italiana. Sono residenti tra le province di Milano, Bolzano, Gorizia, Venezia, Perugia, Roma, Latina, Foggia, Taranto, Napoli, Catania, Caltanissetta. Le ipotesi di reato contestate sono, allo stato dei fatti, il contrabbando di gasolio e l’irregolarità nella circolazione di veicoli dediti al trasporto di prodotti petroliferi sottoposti ad accisa o ad imposta di consumo.

Sono stati sottoposti alla misura del sequestro probatorio d’iniziativa beni per un valore di oltre 3 milioni di euro, tra cui 8 motrici, 28 semirimorchi e 851mila litri carburante, per un’evasione d’imposta pari a circa 600mila euro. Gli sviluppi investigativi successivi ai sequestri effettuati in flagranza di reato, hanno consentito altresì di accertare il consumo in frode, sul territorio nazionale, di ulteriori 1.049.677 litri di gasolio e l’omesso versamento di accise per l’importo di 680mila euro.

Quasi tutto il prodotto sequestrato, su autorizzazione della Procura della Repubblica di Gorizia, è stato assegnato al Corpo Nazionale dei vigili del fuoco, in particolare ai comandi provinciali di Udine, Gorizia, Trieste, Verona, Treviso, Belluno, Padova, e Salerno, per l’alimentazione dei mezzi di soccorso impiegati in alcune delle recenti calamità nazionali.

L’attività di polizia giudiziaria ha avuto inizio con il fermo di un mezzo fittiziamente destinato a un’azienda della provincia di Gorizia e si è sviluppata attraverso il successivo monitoraggio del traffico stradale in transito dai principali valichi di confine con la Slovenia e dai caselli autostradali di Villesse, Monfalcone e Fogliano Redipuglia, tutti nell’Isontino. Spesso il gasolio prima di essere messo in vendita veniva miscelato con olio vegetale o altri prodotti in modo da lucrare maggiormente sulla successiva commercializzazione, ma con effetti dannosi sui mezzi di trasporto.

Il prodotto petrolifero, scortato da documenti di trasporto falsamente attestanti diversa natura (solvente, anticorrosivo, liquido adesivo o fluido organico) e destinazione, era per lo più diretto ad aziende del Centro-Sud.

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