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Battipaglia, incendio doloso: l’interrogazione di Forza Italia

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BATTIPAGLIA. Premesso che:  da qualche anno la città di Battipaglia è interessata dal problema di odori maleodoranti causati dalla lavorazione dei rifiuti, in particolare da quelli organici, soprattutto nelle ore serali e nelle prime ore del mattino. I miasmi provocano seri problemi alla vita dei cittadini, costretti praticamente a vivere segregati in casa, con gli infissi chiusi anche d’estate, per evitare che il cattivo odore entri nelle case.

Durante questa estate i miasmi si stanno manifestando in maniera ancora più forte e per più ore al giorno; che dai controlli effettuati sembra che la causa principale delle esalazioni sia da attribuire allo Stir di Battipaglia e al sito di compostaggio di Eboli;

che lo Stir di Battipaglia si trova su un terreno di proprietà della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Protezione Civile. Esso è gestito dalla Ecoambiente Salerno s.p.a., società partecipata dell’ente Provincia di Salerno, in virtù di autorizzazione ambientale della Regione Campania n. 190 del Dd del 11.08.2015. Nell’impianto, vecchio e obsoleto, si provvede al trattamento del rifiuto indifferenziato di tutti i comuni della provincia di Salerno.

In tal caso, oltre ai problemi derivanti ai miasmi, sono facilmente immaginabili anche quelli causati dalla presenza giornaliera di decine di autocarri che ivi transitano dagli altri comuni per raggiungere l’impianto;

che l’impianto di compostaggio di Eboli è di proprietà del comune di Eboli ed è gestito dalla Ladurner Ambiente s.p.a.. Esso provvede alla trasformazione della frazione umida del rifiuto in compost. A causa di circostanze geografiche i cattivi odori provenienti dal sito si avvertono unicamente in tutta la città di Battipaglia;

che da molto tempo l’amministrazione di Battipaglia ha segnalato il problema alla Regione Campania, alla Provincia di Salerno, al comune di Eboli, all’Arpac, all’Asl, al Noe dei Carabinieri e all’autorità giudiziaria, che a supporto di quanto affermato vi sono numerosi sopralluoghi effettuati dal comando della Polizia Municipale di Battipaglia e dell’Arpac, con diverse analisi della qualità dell’aria effettuate dall’Arpac e da società private; che sul territorio del comune di Battipaglia proliferano da alcuni anni oltre venti imprese private che trattano rifiuti;

che in data 3 agosto 2019 si è sviluppato un violento incendio presso la New Rigeneral Plast, ex Sele spa, ubicata nella zona industriale di Battipaglia, bruciando un intero deposito di ecoballe da 40000 metri quadrati, sprigionando una nube nera e maleodorante che ha invaso per ore l’intera città;

che negli ultimi due anni sono stati almeno quattro gli incendi che hanno coinvolto impianti che trattano rifiuti nel comune di Battipaglia; visto che: Battipaglia e la Piana del Sele vivono da anni sulla pelle dei propri cittadini il problema rifiuti;

l’amministrazione comunale di Battipaglia aveva già emesso un’ordinanza di sgombero a carico della New Rigeneral Plast e che, a seguito della inottemperanza del privato, aveva nel giugno scorso formalmente attivato la procedura di sito contaminato, in base alla normativa in materia ambientale.

Tale procedura obbligava la Provincia di Salerno e la Regione Campania a procedere alla bonifica, che purtroppo non è stata mai realizzata: il territorio di Battipaglia è conosciuto in tutto il mondo per la sua produzione agricola ed alimentare e che invece la situazione legata ai problema rifiuti potrebbe compromettere lo sviluppo economico dell’area, già penalizzato dalla crisi economica e che per questo è stata inserita dal Ministero delle Attività Produttive e dalla Regione Campania nelle aree di crisi complessa e nella ZES;

si chiede di sapere: se i Ministri siano a conoscenza dei fatti esposti e quali misure intendano adottare per scongiurare l’ormai annunciato disastro ambientale in corso nel comune di Battipaglia e nell’intera area della Piana del Sele.

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