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Battipaglia, incendio ecoballe: interviene Etica per il buon lavoro

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Tempo di Lettura: 5 minuti

BATTIPAGLIA. L’Italia è famosa nel mondo intero per una vecchia prassi di pezzi della politica e gruppi di potere: quando intorno ad una questione c’è troppo clamore non gradito, si mettono in atto operazioni tese a spostare altrove l’attenzione.

E’ quello che nella nostra Città, qualche reduce del peggio della I Repubblica, sta provando a fare sulla questione rifiuti.

L’incendio di sabato, in un deposito di ecoballe, quasi certamente di origine dolosa, su cui, per altro, già esisteva:

– una ordinanza sindacale di rimozione e bonifica del sito;
– una comunicazione alla magistratura per inottemperanza;
– un diniego a richiesta di proroga;
– una comunicazione alla provincia per quanto di competenza;

getta una ombra sinistra ed allarmante sulla partita dei rifiuti nel nostro territorio, dove per troppo tempo connivenze politiche, silenzi e distrazioni colpevoli hanno consentito una sorta di anarchia.

Quell’incendio, l’ennesimo, rappresenta un vero attacco alla città e evidenzia l’esistenza di interessi che non si fermano dinanzi a nulla e sulla liceità della cui azione insorgono forti dubbi.

A fronte di un attacco di questa portata, i mestieranti della peggiore politica della I repubblica, mossi solo da livore e rancore da frustrazione, scelgono il ruolo più semplice: quello classico del “gallo sulla monnezza”! E’ partita una vera campagna di strumentalizzazione del giusto disagio e della giusta preoccupazione dei cittadini.

Invece di chiedere che sia fatta chiarezza su quello che sta accadendo, su quali siano gli interessi in gioco, quali i mandanti e le finalità dei roghi, si scagliano contro la Sindaca, addirittura chiedendone le dimissioni.

Quasi fosse stata la Sindaca ad accendere quei fuochi. Facendo finta di dimenticare che quella Sindaca è la stessa che, invece, con ordinanze di rimozione e provvedimenti di chiusura, e controlli asfissianti, quegli interessi li ha messo fortemente in discussione.

Una operazione di una “piccolezza” culturale e politica, addirittura imbarazzante.
Il depistaggio! Che a volte può servire anche a nascondere i “saraconi nelle tasche”!

Siamo noi di Etica che abbiamo da chiedere:

– Dove eravate mentre quelle eco balle venivano depositate sul nostro territorio? Visto che stanno lì da ben prima della amministrazione Francese.
– Chi ha autorizzato , o concordato quello stoccaggio ed altre operazioni con le medesime ditte?
– Dove eravate nascosti mentre l’amministrazione francese alzando il livello della sfida emetteva provvedimenti di chiusura e ordinanze e faceva nomi e cognomi di grandi portatori d’interessi in questo settore? Forse eravamo distratti, ma non vi abbiamo mai sentito fare un nome. Mai! ( Nella smorfia napoletana il vostro numero, probabilmente sarebbe il 90);
– E visto che, oggetto ripetuto degli attacchi alla amministrazione Francese, è anche la questione dei miasmi (che verrebbero anche dallo STIR), possiamo chiedere noi dove eravate mentre lo STIR (ex CDR) arrivava a Battipaglia ,sebbene con tecnologia arretrata?

L’amministrazione francese:

– i nomi e cognomi li ha fatti portando la sfida a livelli altissimi;
– le ordinanze e le disposizioni di chiusura le ha emesse senza guardare in faccia nessuno!
– ha imposto per la prima volta, dopo decenni, lavori straordinari sullo STIR;
– ha aperto una vertenza istituzionale con l’amministrazione di Eboli (che farebbe bene a guardare in casa propria, visto che dopo anni i problemi al compostaggio sono irrisolti);

Una politica seria avrebbe posto al centro la questione della legalità e degli interessi in gioco nel settore rifiuti, come hanno fatto forze politiche di destra e della sinistra alternativa, sindaci ed amministratori di tanti comuni, che vogliamo ringraziare pubblicamente.

Una politica seria cittadina si sarebbe stretta intorno alla Sindaca , chiedendole di andare avanti nella sfida lanciata per affermare la legalità e la tutela del territorio.

A Battipaglia, invece, c’è chi parla di mozione di sfiducia alla Sindaca (a proposito, per evitargli brutte figure, suggeriamo a chi vuole presentare quella mozione, prima di abbandonarsi ad amenità su FB, di leggere l’ art. 52 comma 2 del D.Lgs. 267/2000).

Infine ci poniamo noi una domanda: ma ci sono cose che devono rimanere sepolte, che Cecilia rischia di mettere in luce, per cui deve essere fermata? Siamo noi che diciamo a questi “reduci” della parte peggiore della prima repubblica:

“Giù le mani da Battipaglia”. Di guai ne avete fatto fin troppi, qualunque sia stato il ruolo che avete ricoperto: dalla catastrofe ambientale, al disastro finanziario del Comune, alla devastazione di Alba.
Ora basta!

La nostra Sindaca sta da tre anni affrontando i casini che voi, per totale incompetenza ed incoscienza, in anni e anni avete combinato.

Un lavoro non facile vi assicuriamo perché quei casini sono immani”.

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