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Mare salernitano, dossier Arpac: nessun materiale fecale nelle acque

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Tempo di Lettura: 3 minuti

SALERNO. La quasi totalità dei controlli di agosto, tra prelievi di tipo routinario previsti da calendario, prelievi in punti di studio e prelievi emergenziali, sono risultati entro i limiti di legge per i parametri batteriologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indagati come indicatori di contaminazione fecale. Sono solo cinque, nei primi giorni di agosto, i campioni che hanno dato riscontro sfavorevole alle determinazioni analitiche eseguite dai laboratori Arpac, in quattro acque di balneazione. I comuni interessati dai valori fuori limite sono Castellammare di Stabia (tratto “Arenile Pennella”) e Sorrento (“Marina Grande – lato Est”) per la provincia di Napoli, inoltre Vietri sul Mare (“Marina di Vietri – Primo Tratto” e “Marina di Vietri – Secondo Tratto”) per la provincia di Salerno.

A Vietri sul Mare i superamenti dei valori limite interessano acque di balneazione confinanti con la foce del fiume Bonea (il tratto di mare in corrispondenza della foce non è adibito all’uso balneare) tanto è che per meglio studiare l’influenza del fiume sono stati previsti, per la stagione balneare in corso, due punti di campionamento aggiuntivi, definiti Punti di Studio, uno posizionato a 150 metri dalla foce del fiume e confinante con l’acqua di balneazione denominata “Marina di Vietri Secondo Tratto” e l’altro a 200 metri dalla foce in prossimità dell’acqua “Marina di Vietri Primo Tratto” (quest’ultima, essendo classificata di qualità scarsa, è comunque vietata ai bagnanti a prescindere dai risultati del prelievo nel punto studio). Entrambi i punti di studio hanno superato i limiti consentiti dalla legge, a dimostrazione dell’impatto del Bonea sulla qualità delle acque limitrofe. E perciò l’area denominata “Marina di Vietri Secondo Tratto” è da considerare temporaneamente sconsigliata per la balneazione.

Insieme ai prelievi per la determinazione degli analiti batteriologici, il personale Arpac è stato impegnato nel controllo di eventuali anomalie dell’ambiente marino-costiero, quali mucillagini, meduse, rifiuti solidi galleggianti, fioriture algali, ipossie e ogni altro tipo di anomalia. L’Agenzia ha effettuato sopralluoghi, rilievi fotografici e successivi accertamenti analitici per l’identificazione dei materiali prelevati e le opportune valutazioni di carattere igienico-sanitario. Finora sono sei i prelievi eseguiti in emergenza ad agosto e hanno riguardato per la provincia di Caserta l’acqua di balneazione “Nord macchine vecchie” a Sessa Aurunca, per la provincia di Napoli i comuni di Sant’Agnello (“Punta San Francesco”), Castellammare di Stabia (“Bagni di Pozzano”), Vico Equense (“Punta Gradelle”) e nel Salernitano le acque di Battipaglia (“Tenuta Spineta”) ed Eboli (“Campolongo Primo”). Nessuno di questi prelievi emergenziali ha dato esito sfavorevole alle analisi di laboratorio, a conferma che i fenomeni segnalati e osservati non possono essere attribuiti a fonti di inquinamento puntuale, ma a cause naturali e possono essere accentuati da alte temperature superficiali del mare e dallo scarso idrodinamismo delle acque. Nei prossimi giorni, anche nella settimana di Ferragosto, proseguiranno i controlli per valutare la salubrità del mare in Campania, affidati al coordinamento della Unità Operativa Mare diretta da Lucio De Maio.

 

(comunicato stampa)

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