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Sarno: Benito Mussolini non è più cittadino onorario, esulta il sindaco

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Benito Mussolini era cittadino onorario del Comune campano, Sarno, da quasi cent’anni, per l’esattezza dal 1923.
Dopo la prima approvazione in giunta arrivata in primavera, ecco ora la ratifica con la quale l’assise cittadina ha revocato l’omaggio al Duce, su proposta della maggioranza di centrosinistra. Nell’aula consiliare, come riportato dall’agenzia stampa Agi, era presente anche una delegazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che al termine della votazione ha intonato “Bella ciao”.

Su Facebook, esulta il sindaco Giuseppe Canfora del Partito Democratico: “Abbiamo votato un atto di libertà. Sarno è democrazia, Sarno è città e comunità di libertà di idee, di espressione, di parola contro le leggi razziali, le oppressioni, i campi di concentramento, i soprusi, le violenze, gli assassini. Vi lascio qui dei cenni. Abbiamo votato questa revoca anche per chi nel 1923 non si poteva opporre. I documenti cartacei restano, sono parte della storia di questa città”. Il primo cittadino, dunque, chiosa così il suo post social: “Non cancelliamo la storia, ma costruiamo il presente ed il futuro con esempi di democrazia per le nostre nuove generazioni”.

La decisione è arrivata dopo mesi di dibattito, ma era stata approvata già dalla Giunta comunale alla vigilia della festa della Liberazione del 25 aprile scorso. Tra le motivazioni che hanno spinto il Comune di Sarno a revocare quell’onorificenza, l’incompatibilità “con i valori di cui il Comune di Sarno e la sua comunità sono oggi portatori” e il pensiero secondo cui “il giudizio unanime su Mussolini è talmente negativo che appare necessaria e non più rinviabile la revoca della cittadinanza onoraria allo stesso”.

Di Sarno, peraltro, era originario Giovanni Amendola, deputato liberare morto in seguito alle gravi lesioni riportate a causa di un agguato squadrista per la sua opposizione al regime totalitario di Mussolini.

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