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Terremoto nel napoletano: parla la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Trema la terra in Campania.

Nella notte i cittadini del napoletano sono stati bruscamente svegliati da una scossa di terremoto di magnitudo 2.8, registrata all’1:17 vicino Napoli.

Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) il sisma ha avuto ipocentro a soli 2 km di profondità ed epicentro nella zona del Pisciarelli di Agnano.

Il sisma è stato rilevato perfino dai sensori del Matese. Alcune repliche di minore energia hanno seguito l’evento principale. Per fortuna nesssuno è rimasto ferito e non si registrano danni particolari a cose.

Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano ha parlato cosi del sisma:

«Sono fenomeni che rientrano nell’attuale dinamica della sismicità dei Campi Flegrei di allerta gialla. È più che normale che in un vulcano attivo come la caldera si verificano questo genere di scosse o di sciami sismici. Ma dagli ultimi dati che abbiamo registrato non si evidenziano variazioni significative sia geochimiche che geofisiche.

Questo è vero ma bisogna anche dire che la strumentazione che abbiamo dislocata su tutta l’area flegrea ci consente di poter registrare molti eventi sismici anche negativi che noi naturalmente cataloghiamo. Ribadisco che non c’è assolutamente nulla di cui allarmarsi perché, nonostante siamo in una fase di sollevamento del vulcano, i valori sono molto lontani da quelli della crisi bradisismica degli anni Ottanta»

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