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Napoli: pranzo di Natale in galleria Umberto per 250 poveri con la musica del coro San Carlo

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Tempo di Lettura: 2 minuti

Per un giorno la Galleria Umberto di Napoli, di fronte al Teatro San Carlo, si è trasformata in una grande sala da pranzo per regalare un pò di festa ai senza fissa dimora e ai poveri che vivono nelle strade della città. Qui è infatti stato allestito il pranzo di solidarietà ‘Natale a Santa Brigida’ promosso dai ristoratori di via Santa Brigida con la collaborazione della Caritas Decanale, Caritas III Decanato e Teatro San Carlo. Il pranzo è patrocinato e coordinato dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Napoli che ha fornito i materiali per allestire i tavoli, oltre alle necessarie autorizzazioni. Un’idea nata – come spiegato da Marco Pera, uno dei ristoratori di Santa Brigida – «perché volevamo regalare una giornata diversa a queste persone che spesso passano nei nostri locali non a chiedere denaro ma a chiedere di mangiare. E quindi oggi, grazie alla collaborazione della Caritas, abbiamo regalato loro un pranzo completo dal carattere multietnico».

Duecentocinquanta sono le persone che hanno partecipato al pranzo il cui menù è stato: antipasto di bruschetta al pomodoro, primo di pasta e fagioli con frutti di mare, secondo salsicce e patate e sushi e per finire come dolce i fiocchi di neve. «Sosteniamo con orgoglio queste iniziative e ringraziamo i ristoratori e la Caritas per questo momento di solidarietà – ha detto l’assessore comunale al Welfare, Monica Buonanno – La città risponde alla povertà con politiche di inclusione serie perché noi curiamo queste persone non solo a Natale ma quotidianamente attraverso l’impegno delle unità di strada, degli assistenti sociali e di tutti i nostri servizi».

Ad allietare il pranzo dei senza fissa dimora, un piano e il Coro del Teatro San Carlo che hanno regalato loro alcune arie di opera e tradizionali canti natalizi. «Noi da anni abbiamo aperto le porte del San Carlo ai nostri fratelli più deboli – ha sottolineato il soprintendente, Rosanna Purchia – non perché questo gesto risolve i problemi ma per dare loro un momento di calore e di bello. Quest’anno è stato il San Carlo a uscire fuori e a venire incontro a chi vive condizioni di difficoltà sociale»

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