Ad Clicks : Ad Views : Ad Clicks : Ad Views : Ad Clicks : Ad Views : Ad Clicks : Ad Views :
adimage

Cisl Salerno: “L’azienda ospedaliera Ruggi è imbrigliata”

/
/
/

Tempo di Lettura: 4 minuti

La nota:

“Purtroppo se già la gestione ordinaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno e le attribuzioni di incarichi e trasferimenti era lasciata al libero arbitrio che per consuetudine non lasciava spazio alla comprensione sulle dinamiche adottate – dichiara Pietro Antonacchio Segretario Generale della CISL FP di Salerno – durante l’emergenza è diventata una discrezionalità lasciata al Decisore.

Oltre a non aver mai capito chi è il decisore nell’azienda, atteso che il governo dell’ente è lasciato nelle mani del primo che apre la porta, ma purtroppo su nostra sollecitazione su quali regole e procedure utilizzate attesa la complessità della attuale situazione, la risposta insoddisfacente della direzione strategica che ha artatamente eluso spiegazioni, mostra che sebbene sia stata fallimentare fino ad oggi la politica della valorizzazione delle professionalità e delle competenze, nemmeno in un grave momento di crisi del settore e del sistema sia balenata anche lontanamente l’idea che forse il cambiamento si rendeva tanto necessario quanto impellente.

Addirittura vengono date funzioni a operatori che sono stati assunti da poco più di un mese per cui si dubita che l’intuito utilizzato nella scelta sia totalmente coincidente alla valorizzazione di altre caratteristiche estranee a quelle relative a competenza e formazione.

Purtroppo là dove governa arroganza e superficialità la ragione muore inesorabilmente. Assistere a dinamiche interne di affidamento di incarichi senza alcuna trasparente procedura, trasferimenti per epurazione del personale che attaccato al lavoro si è permesso di sollecitare qualche primario ad adeguarsi ai percorsi di tutela previsti dalle norme, spostare operatori per tagliare teste o rispondere ad altre sollecitazioni in barba alle procedure di mobilità interne indette dalla stessa azienda con protocolli che mostrano tutto il loro disinteresse ad ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane assumendosi responsabilità dirette su tali processi e non riservarli alla cabala dell’anzianità, mostra tutta la arroganza di chi nel non aver saputo gestire l’ordinario, ora si ritrova in totale confusione.

La stessa confusione interpretativa che costringe i nostri giovani precari a dover emigrare nonostante che abbiano un lavoro nella loro terra e che potrebbero essere stabilizzati con una semplice assunzione di responsabilità da parte di chi, non solo dovrebbe avere a cuore la propria azienda ma soprattutto la propria terra cercando di dare risposte e non soltanto dinieghi a tutta la comunità lavorativa che gestisce.

Purtroppo se già le relazioni sindacali erano gravemente minate da assenza di visione aziendalistica da parte della controparte, ora sono assolutamente assenti con tutti i rischi che si corrono nel non confrontarsi con le parti sindacali. Se l’azienda continua ad avere questi atteggiamenti con le organizzazioni sindacali non ci resta che adire le vie legali e inoltrare gli atti alla procura.

L’azienda Ospedaliera di Salerno – conclude Pietro Antonacchio – è imbrigliata da mille lacci e lacciuoli e tutti i lavoratori sono stanchi di un ente ferma da oltre un decennio.”

 

Commenta

This div height required for enabling the sticky sidebar