Covid-19, tornano le Messe aperte ai fedeli. Accordo tra Governo e Cei
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Nella seconda parte della Fase 2, cioè dal 18 maggio, i fedeli potranno tornare in chiesa e seguire la messa in comunità.
E’ di questa mattina la notizia della firma a palazzo Chigi del Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo, firmato dal presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Il Protocollo indica alcune misure “da ottemperare con cura” per quanto riguarda l’accesso ai luoghi di culto in occasione delle celebrazioni liturgiche, l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti, le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti, la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali.
Le regole sono le stesse dei funerali. Anche per le messe aperte ai fedeli non è previsto il termoscanner ma si raccomanda ai fedeli con sintomi influenzali di rimanere a casa: non potrà entrare in chiesa chi ha più di 37.5 di temperatura o chi è stato a contatto con malati di coronavirus.
Chiaramente è obbligatorio indossare la mascherina per fedeli e celebranti. All’ingresso della chiesa ci dovranno essere dei volontari rigorosamente riconoscibili e muniti di tutte le precauzioni del caso, i quali verificheranno che accesso e uscita dall’edificio sacro siano diveresi. Le acquasantiere saranno vuote e all’ingresso dovrà esserci del gel igienizzante per i fedeli, che dovranno in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza. Vietato inoltre lo scambio della pace.
Al momento della comunione, il sacerdote dovrà consegnare l’ostia senza toccare le mani dei fedeli. Si chiede inoltre la predisposizione di luoghi appositi in chiesa per accogliere i disabili e laddove ci siano chiese molto piccole tali quindi da non poter garantire le norme per la salvaguardia della salute, si caldeggia la celebrazione in luogo aperto.
Le confessioni saranno svolte in mascherina, tanto per il prete quanto per il fedele, in luoghi ampi e areati che consentano il distanziamento e la riservatezza.