Cardiello FI, chiede chiarezza sui bonus spesa
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Cardiello FI: ” Bonus spesa: caos e improvvisazione. A pagarne sono 22 famiglie bisognose. Cariello chieda scusa.”
Il capogruppo azzurro interviene sulla vicenda bonus spesa
” Il governo ha erogato 356.000 euro di fondi pubblici per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, sotto forma di bonus spesa.
L’intera procedura è stata affidata agli Enti, ma Eboli è diventata sin da subito un caso nazionale.
Plurime anomalie, sia sulla definizione dei criteri di attribuzione voluti dalla giunta comunale sia sulla distribuzione dei voucher che ha creato non pochi imbarazzi tra la Polizia Municipale per i continui assembramenti, hanno fatto si che quella che doveva essere una grande operazione di sostegno sociale si sia tramutata in una vicenda oscura e con risvolti non ancora chiari. Ma vi è di più.
In un primo momento, su 1660 istanze, avevamo 217 esclusi, 3 domande ritirate e ben 368 famiglie che non comparivano in nessun elenco pubblicato.
Praticamente erano in un “limbo” che solo la maggioranza sapeva in quale parte del Comune era situato.
Busillo, assessore al ramo, dichiarò nella Commissione Controllo e Garanzia del 15 aprile ” Sono in corso di verifica”, nonostante altre famiglie già avessero i buoni in tasca.
Oggi, apprendiamo invece, che gli esclusi sono 135 e restano addirittura famiglie senza un sussidio, a causa di risorse insufficienti.
Pochi giorni fa, infatti, è stata pubblicata la determina n. 1041 del 14 maggio 2020 a firma del Resp. Settore Politiche Sociali.
Dal testo si evince che ben 22 nuclei bisognosi, nonostante avessero i requisiti per ottenere il sussidio statale, non saranno soddisfatti dal nostro Comune.
Una vera e propria vergogna, che porta nomi e cognomi dell’intera giunta comunale.
Cariello dovrebbe chiedere scusa e poi rispondere anche alle proposta fatta da un libero cittadino (a cui lo scrivente e altri colleghi di opposizione hanno aderito per i gettoni di presenza spettanti) di rinunciare allo stipendio di marzo e aprile siano devoluti ad un fondo ulteriore di sostegno per erogare buoni spesa anche a questi nuclei familiari.
Non si sono smentiti i nostri improvvisati amministratori.
Ligi alla più ottusa burocrazia e senza coraggio, non solo non hanno dato risposta ma mancano di iniziative tese a interventi equi e democratici per tutti i cittadini.
Con tanta approssimazione e lontani dal vero equilibrio sociale, hanno leso l’immagine delle Istituzioni che, ad Eboli, vengono viste sempre più lontano dai veri bisogni della popolazione.
Infine, come dimenticare la mancata consegna dei documenti richiesti ai membri della commissione Controllo e Garanzia, così da evitare ogni controllo da parte delle opposizioni.
Insomma, una vicenda nata male e finita peggio.”